È stato eletto ieri, sindaco di Reggio Calabria, il trentunenne Giuseppe Falcomatà con il 60,99%, figlio di Italo Falcomatà, già sindaco di Reggio Calabria, ricordato per aver portato la città fuori dalla depressione dai fatti di Reggio del 1970.

Giuseppe Falcomatà era sostenuto dalla coalizione di sinistra, contro Lucio Dattola sostenuto dal centrodestra nonchè Presidente della Camera di commercio che ha perso con il 27,33%.
Al terzo posto è giunto un raggruppamento di liste civiche con a capo Paolo Antonio Ferrara, raggiungendo il 3,17% e il Movimento 5 stelle arriva quarto, con solo il 2,49%, con candidato Vincenzo Giordano.

Il neo sindaco reggino ha così messo fine alla gestione commissariale disposta nel 2012 dopo lo scioglimento dell’ente per contiguità mafiosa quando sindaco era l’esponente del Pdl, Demetrio Arena.

Renziano convinto, dopo il diploma al liceo classico e la laurea in Giurisprudenza, Falcomatà si è specializzato in studi sulle pubbliche amministrazioni a Bologna e ha conseguito il master Pio La Torre in Amministrazione e gestione dei beni confiscati, divenendo poi, nel 2010, avvocato.
Il neo sindaco ha commentato l’elezione con le parole “Bentornata Primavera!” spiegandosi così:

“Le stagioni, anche quelle politiche, hanno un loro ciclo.
Dalla primavera si è passati, anche nella nostra città, al cicaleccio dell’estate per poi arrivare all’autunno fino al rigido inverno che purtroppo stiamo ancora vivendo.
Il ritorno alla primavera significa rimettere in campo un modello amministrativo trasparente e onesto che in passato ha già prodotto risultati efficaci ed efficienti”

Riguardo all’alta percentuale ottenuta, quasi il 61%, Falcomatà ha detto:

«la città ha premiato la migliore proposta, la migliore idea di città nata e condivisa con tutti i cittadini, associazioni, ordini professionali, imprenditori che hanno scritto insieme a noi il programma»;infatti il neo sindaco afferma che vorrebbe «ricostruire un rapporto sentimentale con i cittadini, noi crediamo molto nel rapporto diretto, occhi negli occhi, con le persone che da oggi andremo ad amministrare».
Come primo atto della sua amministrazione, il neo-sindaco Falcomatà ha promesso che intenderà rendere consapevoli i concittadini dello stato delle casse comunali:
Trasparenza significa rendicontare nel senso più pieno del termine, tutte le azioni devono essere condivise con la città”

Grazie all’elevata percentuale di preferenze, Falcomatà potrà contare su un’ampia maggioranza in consiglio comunale, con la coalizione di centrosinistra che  ha infatti conquistato 22 dei 31 seggi spettanti alle liste, mentre gli altri 9 saranno distribuiti nella coalizione di centrodestra.

Il Pd è il primo partito della città con il 16,42% dei consensi e 7 seggi ottenuti, a seguire 3 seggi a testa per Centro democratico e le liste civiche “Reset per Falcomatà sindaco”, “La svolta”, “A testa alta”; conquistano un seggio a testa la lista civica “Officina Calabria”, “Oltre” e il Partito socialista italiano.
Nessuno scranno per Sel, Pri e Sinistra Per Reggio.
Sul versante centrodestra, Forza Italia prende 4 seggi come la lista civica Reggio Futura mentre al Nuovo Centrodestra va un solo seggio.
Niente posti in consiglio comunale per Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Destra Per Reggio e le liste civiche Sud, Insieme a Dattola, Movimento Dialogo civile, Alleanza Calabrese.

Tuttavia, nonostante il trionfo della gioventù e della novità, l’affluenza alle urne, alle 23 di ieri, è stata del 64,93%, in calo rispetto all’elezione precedente quando andò a votare il 74,53% dei reggini.

Federico Rossi

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