Libero Pensiero ha intervistato Gennaro Acampora, Coordinatore Regionale della mozione Civati. Acampora, attraverso le sue risposte, ha spiegato la posizione dei civatiani su vari temi, dal rapporto con le minoranze interne al PD all’eventualità di primarie regionali in Campania, per poi esprimere il suo punto di vista su Napoli e De Magistris.

Gennaro Acampora, inoltre, si occuperà a breve di un blog su Libero Pensiero.

L’intervista a Gennaro Acampora

Cos’è il gruppo Civati? Qual è la sua posizione?
Il gruppo Civati è un gruppo orizzontale, non classico delle aree interne al PD. Il nostro obiettivo è rimettere al centro della discussione temi che per noi la Sinistra deve avere come protagonisti, tra cui si possono riportare alcuni esempi: l’apportare riforme vere -e serie- sull’evasione fiscale, corruzione , diritti civili e, soprattutto, diritti sociali. L’obiettivo primario, dunque, è rimettere al centro di ogni discussione la parola Uguaglianza. Lo stiamo provando a fare con l’associazione “è Possibile”, una associazione aperta, senza bisogno di tessere, ma dove possono partecipare tante associazioni di settori, tanti iscritti a partiti di sinistra o ambientalisti: insieme possiamo rilanciare temi che oggi sono sempre più nascosti.

Qual è il rapporto dei civatiani con le altre minoranze del PD?
Il rapporto con le altre minoranze del PD è un rapporto di dialogo aperto -oggi ancora di più di ieri- ma c’è ancora molto su cui lavorare, specialmente nei rapporti territoriali.

Quali sono i principali punti di dialogo tra PD e Movimento 5 stelle?
Il Movimento 5 stelle aveva una occasione d’oro all’inizio della sua attività, ma ha preferito chiudersi. Personalmente ritengo che il “buon Beppe”, cambiando idea ogni 15 giorni su chiusure o aperture di dialogo, non fa ben capire a nessuno cosa voglia fare sul tema della discussione con gli altri. Secondo me anche molti suoi elettori “della prima ora” oggi -per la tendenza alla chiusura troppo spesso finalizzata più a rompere che a costruire- stanno andando nel partito dell’astensione.

Qual è il suo punto di vista sull’eventualità delle Primarie regionali in Campania? I civatiani chi appoggerebbero?
Sulle Primarie noi crediamo che siano un metodo che il Partito Democratico ha utilizzato spesso per le scelte importanti. Renzi è stato bravo a “sfruttarle” per diventare Segretario del PD, ma ora il punto è questo: è inutile fare le primarie se abbiamo un Candidato che sia il Maradona della Campania. In caso contrario, il metodo delle Primarie si deve attuare e non si possono trovare scuse, perché l’anno prossimo su Napoli o in tanti Comuni al voto si dovrà essere coerenti e non potremmo cambiare idea a convenienza.

Cosa ne pensa di Gennaro Migliore per Palazzo Santa Lucia?
Gennaro Migliore può essere un buon Candidato se partecipa alle Primarie. Sulla scelta dei candidati attuali o di chi potrebbe ancora candidarsi, come gruppo Regionale stiamo discutendo ma ancora non abbiamo deciso, anche perché noi abbiamo posto un tema vero alla discussione per primi: con quale coalizione e con quali confini di essa ci presentiamo? Ѐ ovvia la nostra contrarietà ad ogni tipo di alleanza con la destra o con chi oggi sostiene Caldoro.

Lo “Humor Factor” può essere considerato un possibile trampolino per un nuovo partito di sinistra?
Humor Factor
è una iniziativa di discussione interessante, così come sono interessanti i tanti luoghi di partecipazione e discussione che si stanno creando. Con Civati e Fratoianni giovedì siamo stati ad Avellino dove la nostra associazione “Avellino è Possibile” ha organizzato un ottimo incontro sul tema della Sinistra e del dialogo con SEL. A Bologna il 13 dicembre ci sarà una iniziativa nazionale “la Sinistra è Possibile” con Pippo Civati e tantissimi altri. Poi si arriverà a Gennaio anche allo “Humor Factor”, ma le modalità di dialogo sono state davvero tante negli ultimi mesi e continueranno ancora.

Poniamo ora l’attenzione su Napoli. Quali sono secondo lei azioni concrete per apportare migliorie in questa città?
Sulla Città di Napoli io credo che molto si debba fare nelle periferie: molte volte si cita Scampia, ma spesso quando si esce da Vomero-Chiaia e Centro, in questa città la periferia sta diventando tutto il resto. Bisogna spostare l’asse di attenzione in tanti luoghi delle Municipalità che oggi sono abbandonati spesso dal Comune.

Cosa ne pensa dell’operato di De Magistris svolto finora? E dello scandalo che l’ha riguardato recentemente?
Sull’operato di De Magistris sono sempre stato duro su temi specifichi, ma ho anche sempre dialogato con buona parte di questa amministrazione. Credo, infatti, che il suo lavoro non sia tutto da condannare, anzi suppongo che l’operato politico sia stato forse insufficiente per scelte e dichiarazioni fatte in passato o di recente. Sulla parte amministrativa, invece, specie sul bilancio, De Magistris ha fatto spesso scelte di senso compiuto. Credo comunque che l’operato di un Sindaco si debba valutare poi attentamente negli ultimi 6 mesi di mandato, quando poi si aprirà la discussione su come ritornare al Governo della Città.
Per quanto concerne lo scandalo, ho sempre pensato che lui debba fare il Sindaco fino a fine mandato, perché non deve essere la giustizia ad interrompere i mandati di Governo ma gli elettori, anche perché nel caso di Napoli non stavamo parlando né di casi come Roma, né di casi come Expo a Milano o di Mose a Venezia. Era l’attuazione di una condanna per atti precedenti alla sua carica di Sindaco, applicando una legge che forse andrebbe migliorata e chiarita maggiormente dal Governo.

 Morena Grasso

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