ACERRA (NAPOLI) – Qualche settimana fa, la notizia fece un discreto scalpore: un gruppo di un centinaio di studenti, in un’azione di guerrilla gardening, aveva ripulito il parco pubblico di plaza de Mayo, sequestrato dal 2007 dopo un incendio e chiuso al pubblico da allora. In seguito a quest’azione, per cui alcuni vigili urbani avevano addirittura minacciato denunce, il sindaco della città aveva preso l’impegno di attivarsi, e pochi giorni fa aveva comunicato la sua prima azione in favore della piazza: completarne rapidamente il processo di dissequestro e portare lì, nei mesi invernali, una pista di pattinaggio sul ghiaccio. Nei piani del comune, prima di quest’exploit improvviso, mai plaza de Mayo era stata presente, se non in un progetto che vedeva, al suo posto, un parcheggio. Gli studenti, quindi, non hanno ceduto alle lusinghe provvisorie della pista, ma hanno risposto coi fatti, decuplicando il proprio numero e scendendo in 1000 per le strade di Acerra e svolgendo un’assemblea pubblica:
La pista da pattinaggio andrà bene solo ed esclusivamente quando ci sarà un progetto a lungo termine che rimetta il verde pubblico al centro della nostra città. Fino a quel momento, non accetteremo nessun compromesso. Ogni azione diversa da una riqualifica di plaza de Mayo sarebbe inutile e complice del sistema malato che vuole solo cementificazione.
I cento passi per plaza de Mayo hanno riscosso grande successo fra i cittadini, in una città che lotta da oltre un decennio contro il mostro detto termovalorizzatore. L’oasi verde del parco, per gli studenti, può rappresentare un nuovo punto di partenza per la lotta ambientale, facendo convergere la realtà degli Studenti per l’ambiente – Acerra nella lotta dell’Associazione C’at accis ‘a salut, movimento per l’ambiente di Casalnuovo.
Altri interventi in assemblea pubblica hanno evidenziato:
Noi giovani campani vogliamo che l’ambiente sia al centro dello sviluppo dei nostri territori. Ormai è chiaro che è possibile un nuovo modello di sviluppo e governo dal basso, che veda i giovani protagonisti e non passivi.
Ci hanno detto che abbiamo sbagliato ad accedere a plaza de Mayo per ripulirla: noi troviamo più indecente che per anni e anni una piazza, seppur sequestrata, non sia stata mai ripulita. Il verde pubblico nelle città va salvaguardato a ogni costo.
Valori come la lotta alla camorra e la lotta al fascismo, coesisteranno sempre e comunque con la lotta ambientale, perché sono valori fondamentali.
Il messaggio arriva forte e chiaro come risposta a due eventi contro cui gli studenti si sono schierati: una campagna di propaganda razzista e xenofoba di Casapound, mediante attacchinaggio abusivo di manifesti durante la notte e attività mascherate da beneficenza, e un nuovo attentato in centro città, che fortunatamente non ha provocato feriti.
Adesso si attendono risposte dell’amministrazione comunale, di cui nessun esponente ha deciso di presenziare all’assemblea pubblica, pubblicizzata per settimane e tenuta alle spalle della casa comunale. Al sindaco i cittadini chiedono di chiarire i dubbi sul destino della piazza, sulla situazione del suo dissequestro, sul progetto di riqualifica del suo ambiente.
Plaza de Mayo ha un nome importante: è la piazza dove le madri argentine commemorano i desaparecidos, vittime della dittatura militare fra il ’76 e l’83. Una piazza che ha accolto lacrime e sangue, a Buenos Aires. Ad Acerra, la stessa piazza piange centinaia di altri desaparecidos: ragazzi stroncati dal cancro, bambini, anziani, persone di ogni età: ma sono necessarie lotta e memoria, poiché Acerra brucia ancora.
Davide Pascarella