Da qualche settimana si sta registrando nel Regno Unito un aumento di casi di infezione di una nuova variante di Norovirus, un virus stagionale responsabile di una forma di gastroenterite, infatti è anche chiamato “virus del vomito invernale”.
I Norovirus sono un genere di virus a singolo filamento a RNA, identificati per la prima volta agli inizi degli anni ’70, che causano sintomi gastrointestinali (vomito nei bambini, diarrea negli adulti) e la cui diffusione è ricorrente nel periodo invernale.
Perché si sta parlando di questo virus?
Nel Regno Unito, ha destato allerta la diffusione di una nuova variante di questo virus che ha causato più del doppio dei casi della media attesa.
Si tratta di un norovirus del genogruppo II (un tipo di classificazione basata sulla similarità genetica), di cui il genotipo più diffuso (67%) è il GII.17, chiamato anche “Kawasaki“, perché nel 2014-2015 fu identificato in Giappone come causa di un’epidemia piuttosto significativa. Questa variante, in realtà, è nota da molti anni: la prima diffusione nel Regno Unito risale a 10 anni fa e si tratta del ceppo più contagioso dei norovirus oggi esistenti.
L’aumento di casi ha portato il Governo inglese a dover monitorare l’infezione: la riduzione del numero dei casi durante il periodo pandemico (2021/22) era stata seguita da un ristabilimento del numero dei casi ai livelli pre-pandemici nel 2022/23, ma inspiegabilmente al raddoppio dei casi attesi agli inizi del 2023.
Monitorare la diffusione del virus resta necessario per evitare eventuali focolai e ridurne il contagio: essendo un virus diffuso anche tra i bambini, è facile si creino focolai in ambienti scolastici. Inoltre, il virus è stato anche associato ad episodi di contaminazione alimentare e ambientale: per esempio, in Trentino e in alcune zone della Lombardia, il Norovirus è stato responsabile di episodi di gastroenteriti nei turisti e nei residenti che si servivano di acqua locale.
Quanto c’è da essere preoccupati a riguardo?
Dopo l’epidemia da SARS-CoV-2, è facile che la prima domanda che ci si ponga venendo a conoscenza di un virus sia quanto questo possa essere effettivamente responsabile di una nuova epidemia.
Il Norovirus è un virus molto contagioso, ma non causa tanti casi di sintomatologia complicata: in genere, la maggior parte di contagiati sviluppa i sintomi tipici (mal di pancia, nausea). Con un aumento dei numeri dei contagi come sta succedendo nel Regno Unito, c’è una probabilità più alta che qualcuno sviluppi un quadro più severo con maggiori complicanze, per questo resta importante monitorarlo. Per ora, la sintomatologia più grave resta la disidratazione, soprattutto nei bambini.
Attualmente, non esistono vaccini disponibili per la prevenzione al virus, ma è già in sperimentazione da qualche mese un nuovo vaccino a mRNA. L’aumento di contagi in alcuni Paesi di determinati virus, come anche il Norovirus, sono stati previsti da alcuni studi scientifici in associazione all’aumento delle restrizioni per la pandemia di COVID-19: è importante l’identificazione di un trend epidemiologico per individuare nuovi interventi mirati a prevenire futuri contagi.
Miriana Di Gloria