Dodi Battaglia: «Il percorso da solista? Uno stimolo in più»
Fonte: RECmedia comunicazione e promozione

A fronte del successo ottenuto nella scorsa edizione, torna a grande richiesta del pubblico la tournèè “PERLE – Mondi senza età” che vede in scena Dodi Battaglia nei principali teatri del Belpaese.

Lo spettacolo ha come obiettivo primario quello di riproporre brani che hanno segnato l’evoluzione artistica dei Pooh, band nella quale il chitarrista bolognese ha militato mezzo secolo scrivendo pagine importanti della storia della musica leggera italiana. Non mancano certo chicche nascoste, conosciute solamente dai più affezionati.

“PERLE – Mondi senza età” di Dodi Battaglia non è un soltanto un omaggio a uno dei gruppi più celebri del panorama musicale italiano. Sul palco, insieme all’artista, un ensemble di musicisti affiatati e rodati da numerose esperienze live porta avanti il progetto con grande determinazione, proponendo uno spettacolo che va al di là della semplice esecuzione di cover.

Dodi Battaglia rilegge le canzoni originali mantenendo una certa aderenza e, allo stesso tempo, mettendoci la propria personalità e quella sensibilità musicale che da sempre lo contraddistingue. Al repertorio dei Pooh si aggiunge anche il brano “Un’anima”, unico inedito presente in scaletta scritto a due mani con Giorgio Faletti.

In occasione della tournèè, abbiamo posto a Dodi qualche domanda. Di seguito l’intervista.

La tua separazione artistica dagli storici compagni di avventura Roby Facchinetti, Red Canzian e Stefano D’Orazio appare indigesta a milioni di fan che non si sono mai arresi a una vostra possibile reunion. Ora che i Pooh – come recita un vostro brano dell’ ’84 – sono “solo fotografie” ti è parso difficile fare i conti con il passato e intraprendere un nuovo viaggio in solitaria?

«Non ho alcuna difficoltà o disagio a rapportarmi con il mio passato da chitarrista dei Pooh. Il lungo cammino artistico intrapreso con i miei colleghi costituisce un’esperienza irripetibile e di grande valore per me. Forte di ciò affrontare questo mio nuovo percorso solista costituisce un immenso stimolo: mi ha permesso di dimostrare a me stesso e agli altri che so camminare anche con le mie sole gambe. In realtà non è la mia prima volta: risale al 1985 il mio primo disco solista “Più in alto che c’è!?”, che proprio quest’anno compie 35 anni. Nel 2003 ho pubblicato l’album strumentale “D’assolo”, mentre è del 2015 “Dov’è andata la musica” in collaborazione con Tommy Emmanuel, chitarrista di fama internazionale.»

Nella tua tournée teatrale “PERLE – Mondi senza età” proponi uno spettacolo nel segno della continuità e allo stesso tempo della novità: a brani del repertorio dei Pooh relegati per lungo tempo nel cassetto a causa di esigenze di scaletta affianchi l’inedito “Un’anima”. Quali criteri hai seguito nella selezione delle tracce?

«Per quanto riguarda la selezione delle canzoni presenti in scaletta ho dato ascolto alle richieste e ai suggerimenti del mio pubblico. Ho indetto un sondaggio tramite i miei canali social al quale fortunatamente mi hanno risposto in molti. Alla lista stilata dai fans ho aggiunto i miei brani del cuore come ad esempio “Io in una storia” del 1972, la prima canzone firmata da Dodi Battaglia come compositore. La scrematura di tale elenco è stata eseguita seguendo criteri come l’impatto emotivo che tali brani avrebbero avuto sul pubblico, la loro intensità, le qualità compositive.»

La gran parte dei brani viene eseguita dal vivo con gli arrangiamenti originali, mentre per altri hai deciso di apportare qualche ritocco, come nel caso di “Cercami”. Puoi spiegarci il motivo di questa tua scelta stilistica?

«A livello compositivo “Cercami” ha una scrittura moderna. Il brano in questione è ancora attuale e si è prestato molto bene ad una rivisitazione. Il testo del grande Valerio Negrini ci invita a non rimanere chiusi in noi stessi. Bisogna aprirsi al mondo per trovare e/o riscoprire chi amiamo e ciò che ci fa sentire davvero vivi. Altri brani, come ad esempio “Santa Lucia” o “Dietro la collina”, se riarrangiati avrebbero rischiato di uscirne snaturati e di perdere quella magia evocativa a cui il pubblico è affezionato.»

La track list del tuo tour contiene la canzone “Un’anima, brano realizzato su un testo e un embrione di musica registrata dal tuo amico e collega scomparso Giorgio Faletti al quale hai messo mano. Puoi raccontarci qualcosa in merito la canzone che tu stesso hai definito «una perla tra le perle»?

«Il provino fu inciso da Giorgio qualche anno fa. Sua moglie Roberta mi ha fatto il grande il regalo di inviarmelo perché portassi a compimento tale brano: mi sono dedicato a lungo sia al testo che alla parte musicale, convinto della forza e dell’impatto che tale pezzo avrebbe suscitato sul pubblico. Non è stato facile completare il brano essendo io chitarrista più che compositore. Calandomi nelle atmosfere e nelle intense immagini evocate da Giorgio, ho seguito l’onda emotiva che ne è scaturita nel rispetto di quanto lui voleva comunicare mettendo in gioco, ovviamente, anche la mia ispirazione.»

Come contesto per i tuoi concerti hai prediletto i teatri. È una scelta dettata da motivi prettamente legati all’acustica o ci sono anche altre motivazioni di fondo? Vista la grande affluenza di pubblico pensi di riproporre la tournée con le stesse modalità anche il prossimo anno?

«Dopo una tournée estiva con più di quaranta date nelle piazze di tutta Italia, viene spontaneo il desiderio di tornare in teatro con un tour che l’anno scorso mi ha dato grandi soddisfazioni. La seconda edizione è stata chiesta esplicitamente dal pubblico e dagli organizzatori. Il teatro è più solenne rispetto allo stadio o al palazzetto: l’acustica, il modo di rapportarsi con gli spettatori, i ritmi stessi dello spettacolo sono diversi. Se nelle piazze si possono proporre pezzi più immediati e noti al grande pubblico, il teatro offre un’ambientazione più confidenziale che permette di eseguire anche canzoni meno conosciute con un approccio ai testi e alla composizione più articolato e intimista. A dire il vero non so ancora se il prossimo anno riporterò le mie perle a teatro. Dopo due stagioni così fortunate sento il bisogno di cambiare e di provare qualcosa di nuovo.»

Queste le date del tour di Dodi Battaglia:

  • 21.11.2019: Campodarsego (PD);
  • 22.11.2019: Bologna;
  • 23.11.2019: Foligno (PG);
  • 14.12.2019: Lecce;
  • 24.01.2020: Venaria Reale (TO);
  • 14.02.2020: Roma;
  • 21.02.2020: Napoli;
  • 27.02.2020: Lamezia Terme (CZ);
  • 13.03.2020: Milano – rinviato a data da destinarsi;
  • 14.03.2020: Verona – rinviato a data da destinarsi;
  • 17.03.2020: Brescia – rinviato a data da destinarsi.

Vincenzo Nicoletti

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