Venerdì 10 maggio, si è tenuto a Roma l’evento “Vote for Animals”, che è parte di una campagna europea lanciata dall’Eurogroup for Animals, con il supporto di 11 associazioni animaliste italiane. Durante l’occasione, erano presenti anche alcuni dei candidati e delle candidate che hanno aderito ai dieci punti del manifesto, dimostrando così il loro impegno nella tutela e nel benessere degli animali.
La campagna “Vote for Animals” è stata lanciata da Eurogroup for Animals a febbraio di quest’anno e mira a sensibilizzare le forze politiche e i candidati alle elezioni europee sull’importanza di garantire maggiori tutele agli animali nell’Unione europea. Tra i punti del manifesto vi è il sostegno all’eliminazione graduale delle gabbie negli allevamenti e una riforma ambiziosa della legislazione europea sul benessere animale con standard elevati e specifici miglioramenti per tutte le specie. La campagna è attiva in tutti e 27 i Paesi membri dell’UE e ha già raccolto 397 firmatari.
Durante “Vote for Animals”, moderato da Diana Letizia, sono intervenuti diversi rappresentanti di associazioni animaliste ed esperti del settore. Tra questi, Simone Montuschi di Essere Animali, Roberto Bennati di Lav, Alessandro Ricciuti di Animal Law Italia, Annamaria Pisapia di Ciwf Italia, il cuoco e scrittore Lorenzo Biagiarelli e Salvatore Borghese di YouTrend – Quorum hanno discusso della campagna Vote for Animals e del loro lavoro politico nell’ultima legislatura dell’Unione Europea. Essi hanno così sottolineato l’importanza delle istituzioni europee nel migliorare la normativa che riguarda gli animali e hanno espresso richieste specifiche per migliorare le condizioni degli animali allevati.
Un sondaggio commissionato dalle associazioni a Youtrend/Quorum conferma una crescente sensibilità verso la protezione degli animali e la necessità di maggiore tutela per garantire il loro benessere. È chiaro che la società sta cambiando e che sempre più persone sono consapevoli dell’importanza di rispettare e proteggere tutte le forme di vita.
Attraverso “Vote for Animals”, le associazioni animaliste chiedono, quindi, ai decisori politici di tener conto di queste istanze e di adottare misure concrete per garantire una maggiore protezione agli animali, sia in ambito domestico che negli allevamenti intensivi. Fronte su cui sono necessarie politiche più rigorose e controlli più stringenti per contrastare eventuali abusi e garantire il rispetto dei diritti degli animali.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma il sostegno della maggioranza degli italiani e italiane rappresenta un importante segnale di cambiamento e di speranza per un futuro in cui gli animali possano vivere senza essere sfruttati o maltrattati. Soltanto unendo le forze e agendo insieme possiamo lavorare per costruire un mondo più giusto e compassionevole per tutte le creature viventi.
Il sondaggio condotto in Italia ha rilevato che la maggioranza dei cittadini italiani ha espresso la volontà di proteggere gli animali selvatici, in linea con un sondaggio europeo che ha confermato che gli italiani sono i più attenti alla tutela di tali creature. Il 79% degli italiani ritiene che gli animali selvatici siano esseri senzienti e meritevoli di protezione.
La coalizione europea delle associazioni di tutela degli animali, Eurogroup for Animals, ha commissionato una ricerca sulla percezione della caccia tra i cittadini europei residenti in diversi paesi. La ricerca è stata condotta da Savanta, multinazionale specializzata nei sondaggi d’opinione. I paesi coinvolti nella ricerca sono Germania, Francia, Spagna, Olanda, Italia, Belgio, Polonia, Danimarca, Svezia e Romania.
Come riporta Vita, l’83% degli italiani preferisce l’utilizzo di sistemi non letali per la gestione delle popolazioni di animali selvatici, opposto all’utilizzo dei fucili dei cacciatori. Questo desiderio riflette una chiara contrarietà verso metodi cruenti e dimostra la volontà di trovare soluzioni meno invasive per gestire la fauna selvatica.
Il testo evidenzia che la maggioranza dei cittadini italiani si preoccupa della tutela della biodiversità e del benessere degli animali rispetto alle tradizioni venatorie, che provoca solamente morte e crudeltà. Inoltre, il 76% è contrario alla caccia ed il 72% si oppone alla caccia agli animali nati e cresciuti in cattività. Le associazioni che sostengono questa posizione sono molte, tra cui Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, ENPA, LAV e Save the Dogs and Other Animals.
Sara Spiniello