Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione dell’incontro svoltosi al Salone dei Corazzieri con le alte cariche dello Stato, ha approfittato dello scambio di auguri pre-natalizio per esprimersi riguardo le questioni politiche che hanno occupato l’agenda mediatica sugli spazi istituzionali e non di dibattito politico.

Si è parlato del semestre europeo a guida italiana, del Jobs Act, delle riforme costituzionali e dei provvedimenti anticorruzione: nella mezz’ora di intervento il segnale dal Quirinale è chiaro. La via per le riforme del paese è giusta, e bisogna continuare senza stop.

«Dobbiamo procedere con coerenza e senza battute d’arresto sulla via delle riforme» ha detto Napolitano, che ha aggiunto, parlando del semestre italiano di Presidenza dell’Unione Europea: «Il governo italiano, partendo dall’accurato lavoro preparatorio del governo precedente, ha potuto operare validamente e con maggior sicurezza per un nuovo corso delle politiche finanziarie e di bilancio dei 28, oltre i limiti divenuti soffocanti e controproducenti dell’austerità. Tutto richiede continuità istituzionale, quella che mi sono personalmente impegnato a garantire ancora una volta per tutto lo speciale periodo del semestre di Presidenza Europea».

Sul lavoro il Presidente Napolitano ha bollato come improvvidi i contrasti sull’articolo 18. «Bisogna ascoltare i sindacati, che però devono rispettare le prerogative del Governo. Serve più dialogo». Su quest’ultima frase la Segretaria generale della CGIL, Susanna Camusso, ha commentato: «Penso che questo invito vada colto».

Sulle riforme costituzionali, poi, Giorgio Napolitano ha chiarito che superare il bicameralismo non è un «tic» da rottamatori o da vecchi cultori di controversie costituzionali. E ha invitato il PD a restare unito: «Parlare di voto e scissioni porta all’instabilità. Chi dissente dalle riforme non deve farlo con spregiudicate tattiche emendative». Ha poi proseguito, dicendo: «Il Governo ha annunciato una non breve serie di azioni di cambiamento, un tasso di volontà riformatrice che ha riscosso riconoscimenti e aperture di credito sul piano internazionale. Si è messo in atto un processo di cambiamento. Non si attenti alla continuità del nuovo corso».

Sugli scandali di corruzione, il Capo dello Stato ha chiarito che è «essenziale colpire i soggetti politici coinvolti. Bisogna colpire i bersagli giusti negli intrecci con la criminalità. Le generalizzazioni improvvide verso la politica vanno evitate perché sono fuorvianti».

Pier Gaetano Fulco

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