Napoli – Settembre è un mese di ritorni, sia in ambito scolastico, sia in ambito lavorativo. Ma per questi due ambienti il mese non è iniziato nei migliori dei modi, o meglio, non è iniziato per niente. I servizi di assistenza scolastica e di trasporto rivolti agli alunni disabili sono stati sospesi perché l’ente comunale non ha stanziato risorse economiche sufficienti; di conseguenza, gli operatori socio assistenziali si sono ritrovati senza lavoro.

In seguito alle numerose manifestazioni e alle proteste dei lavoratori e dei familiari degli alunni la giunta De Magistris ha approvato la delibera sull’assistenza agli alunni disabili. Tutto ciò è stato reso possibile tramite il provvedimento attraverso il quale 368 dipendenti della Napoli Sociale a rischio disoccupazione, tra cui i 314 operatori che si occuperanno dell’assistenza e trasporto scolastico, sono stati trasferiti alla Napoli Servizi.

Il Comune di Napoli in una nota ha spiegato: <<L’obiettivo del provvedimento è quello di contemplare l’esigenza di tutelare le fasce più deboli della popolazione con quello di ottimizzare e di migliorare la qualità dei servizi erogati attraverso un processo di riorganizzazione ed efficientamento interno delle risorse. Con questo atto si assegna alla partecipata base di precisi indirizzi strategici, un puntuale obiettivo gestionale, disponendo che le attività afferenti il settore del welfare, già svolte in regime di in house providing, siano gestite alla Napoli Servizi.>>

Per De Magistris l’approvazione della delibera è stata un’impresa difficile ma allo stesso tempo importante. Sulla questione, infatti, il sindaco ha dichiarato: <<Abbiamo fatto prevalere il diritto, la Costituzione rispetto ai vincoli dell’austerità dei governi liberisti. Credo che sia costituzionalmente indispensabile garantire a un bambino disabile assistenza e trasporto anche quando invece con la legge ordinaria si definiscano questi servizi non indispensabili dimostrando scarso senso di umanità. Renzi continua a fare politiche di strangolamento per le comunità locali, per i cittadini e per i diritti.>>

Maria Baldares 

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