Politica e camorra, un intreccio di affari che ormai non desta neanche più stupore. Questo il caso del cosiddetto processo “Il Principe e la Scheda Ballerina”.

Il nome del processo viene da “Il Principe” , il centro commerciale che il clan dei casalesi stava provvedendo a costruire, grazie all’ausilio di esponenti e funzionari politici e imprenditori.

“Il Principe e la Scheda Ballerina” è in corso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e vede schierati dalla parte dell’accusa i magistrati della Dda di Napoli Alessandro D’Alessio e Fabrizio Vanorio. Quaranta, invece, sono gli imputati nel processo per reati che vanno dall’associazione camorristica al falso, dall’abuso d’ufficio al voto di scambio in relazione alle elezioni amministrative del 2008 e del 2010.

Tra questi: l’ ex sindaco di Casal di Principe, Cipriano Cristiano; l’imprenditore Gaetano Iorio (richiesta la condanna di 9 anni); l’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino, protagonista delle trattative per rendere realizzabile il progetto del gruppo camorristico di Casal di Principe. Per quest’ultimo sono stati chiesti 9 anni di carcere per reimpiego illecito di capitali con l’aggravante di aver agevolato il clan. Cosentino, tra l’altro, fu già condannato lo scorso 17 novembre a 9 anni di detenzione per concorso esterno in associazione camorristica da un altro collegio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Complici di Cosentino anche l’ex responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Casal di Principe, Nicola Di Caterino (per cui è stata richiesta la condanna di 12 anni) e il funzionario dell’Unicredit Cristoforo Zara. A quest’ultimo si sarebbe rivolto il Cosentino per chiedere un prestito di 5,5 milioni di euro per la realizzazione del centro commerciale; per questo, seppur il prestito sia stato alla fine bloccato, per l’imputato Cristofo Zara è stata chiesta una pena di 8 anni.

La requisitoria de “Il Principe e la Scheda Ballerina” è durata tre udienze in cui i pm hanno potuto ricostruire la faccenda. Pare che Cosentino e Cristoforo Zara si siano incontrati nella sede dell’Unicredit di Roma, sita in via Bari, per definire gli accordi. Insieme a loro erano presenti anche l’ex presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e l’ex sottosegretario Nicola Di Caterino.

Lucia Ciruzzi 

 

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