Il decreto per abolire la riserva naturale di Renca voluto fortemente dal presidente brasiliano Michel Temer è stato sospeso a seguito di una protesta popolare avvenuta nei giorni scorsi.

Il decreto emesso la scorsa settimana prevedeva la cancellazione di nove zone federali e statali e apriva allo sfruttamento delle risorse minerarie della riserva naturale della Renca, area protetta all’interno della foresta Amazzonica che si estende per circa 4 milioni di ettari, che da sempre ha suscitato l’interesse delle gradi multinazionali estrattive vista la forte presenza di oro, ferro, manganese e tantalio nella zona.

Il provvedimento dell’esecutivo brasiliano è stato fin da subito giudicato impopolare vista la presenza nella zona di due riserve abitate dalle comunità indigene locali e fortemente contestato. I pm locali lo avevano addirittura definito ”una seria minaccia di ecocidio”, ma questo non è bastato a convincere Temer a fare dietrofront. Alle proteste locali alle quali hanno partecipato le ong ambientaliste locali e l’Associazione Civile Pubblica si sono aggiunte numerose petizioni internazionali che hanno coinvolto anche note personalità del mondo dello spettacolo tra cui Leonardo DiCaprio e Gisele Bundchen.

Il giudice federale di Brasilia Rolando Valcir Spanholo ha accolto le richieste della comunità nazionale e internazionale emettendo un’ingiunzione che prevede la cessazione degli effetti del decreto. Il Governo ha violato il diritto alla consultazione preventiva dei cittadini dell’Amazzonia previsto dalla Costituzione e mette fortemente a  rischio l’ambiente. L’ufficiale giudicante ha così giustificato la sua decisione:  ”Per una scelta così importante non basta un decreto, ma serve l’intervento del Congresso.”

Il presidente Temer e il suo esecutivo non sembrerebbero, però, intenzionati ad aprire un dialogo con la società brasiliana e con le comunità interessate. Il Governo e la procura generale del Brasile hanno comunicato di essere pronti a dare battaglia contestando in tribunale di più alto grado il volere del giudice forti della complicità con i colossi dell’industria mineraria. Secondo alcune testate internazionali tra cui il Guardian con molta probabilità Temer vincerà la causa, mentre per altre la decisione del giudice verrà confermata. Ad oggi nulla di certo, bisognerà attendere i prossimi giorni.

Vincenzo Nicoletti

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