NAPOLI – «Il Comune di Napoli è creditore nei confronti della Regione, solo per la spesa corrente (acquisti, personale, servizi, manutenzione ordinaria strade e scuole, illuminazione, refezione scolastica, trasporti), di più di 36 milioni di euro dei quali quasi 26 milioni solo per la spesa sociale». Così esordisce Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, sul suo profilo Facebook, attaccando l’amministrazione regionale. L’ira del sindaco, infatti, si sarebbe scatenata nei confronti della Regione Campania, che, a quanto pare, non paga i propri debiti con quello che De Magistris definisce “il suo maggior creditore”, vale a dire il Comune di Napoli.

«La Regione, inoltre, non pagando i finanziamenti destinati alle spese per investimento per la città di Napoli, tiene bloccati circa 160 milioni di euro che potrebbero garantire il completamento di alcune importanti opere avviate in città e poi forzatamente sospese per il mancato arrivo dei fondi dovuti, tra cui: completamento e ristrutturazione alloggi popolari, interventi in materia ambientale, completamento collettori fognari, riqualificazione e restauro immobili storici, edilizia scolastica, manutenzione straordinaria delle strade». I maggiori danni causati dai mancati pagamenti, secondo il sindaco, sarebbero quindi avvertiti tra le fila dei cittadini più in difficoltà, cui la spesa sociale dovrebbe potersi maggiormente rivolgersi, e nel settore delle opere metropolitane, tra cui ritroviamo numerosi progetti i cui lavori sono in stallo da tempo.

«L’analisi dei dati pubblicati dal Mef (Ministero per la programmazione Economica e finanziaria) fa emergere la palese incapacità amministrativo – contabile dell’Ente, non in grado di produrre un piano di pagamenti e di effettuare pagamenti nella misura minima prescritta a far erogare le successive tranche stanziate (dalla III in poi)». Dure le parole di De Magistris, ma altrettanto lo sono state le dichiarazioni di risposta di Giuseppe Maisto, presidente del gruppo “Caldoro presidente” del consiglio regionale della Campania. Secondo quest’ultimo, infatti, il sindaco di Napoli sarebbe parecchio confuso in quanto a ruoli, competenze e risorse: «È la Regione, semmai, che risolve i problemi della sua strampalata amministrazione: ha salvato la metropolitana e la possibilità di valorizzare il Centro Storico e le periferie. A Napoli Est è la giunta Caldoro e non l’amministrazione de Magistris che consente la riqualificazione delle sue diverse aree. È Caldoro che ha immaginato il Grande Progetto del Porto di Napoli».

A rispondere alla rabbia di De Magistris, anche l’assessore Giovanni Romano, secondo il quale il Comune non avrebbe ancora speso gli 8 milioni ricevuti nel 2010 dall’assessorato all’ambiente. Secondo l’assessore, il sindaco farebbe bene a spendere prima quei soldi a ciclo.

Sonia Mazzella

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