Si aggiudica il primo posto in materia di qualità della vita nel 2014 Ravenna che, secondo l’indagine condotta da Il Sole 24 Ore ogni anno, è la città più vivibile del Bel Paese. Secondo i parametri statistici ai quali ha fatto riferimento Il Sole 24 Ore, la città dei mosaici ha ottenuto ottimi punteggi in quattro delle sei sezioni d’indagine (Tenore di vita, Affari e Lavoro, Servizi ambiente salute, Popolazione). Ravenna si distingue positivamente in materia di Servizi (più posti negli asili nido, una giustizia più fluida, un basso tasso di emigrazione ospedaliera) e nel capitolo Affari e lavoro (un alto tasso di occupazione, un alto indice di giovinezza). Male invece per quanto riguarda la sezione Ordine pubblico, a causa delle numerose denunce rapportate all’indice della popolazione e ai vari furti e borseggi che, purtroppo, in materia la relegano al 103° posto in classifica e Tempo libero, in cui viene sorpassata da Genova, che si conquista il primato per l’alto numero di sale cinematografiche e l’indice di sportività dei suoi abitanti.

Un buon risultato dunque, per la città di Ravenna, solo un “punto di partenza” invece per il suo Sindaco, Fabrizio Matteucci, che spiega:  “Il merito di questo risultato è dei cittadini di Ravenna di tutta la provincia, e spero sia un’iniezione di fiducia per il nostro territorio.Tuttavia, per quanto mi riguarda, nessun trionfalismo, ma anzi intendo considerarlo come una spinta a lavorare meglio. La scelta di non arretrare, come Comune, né sulla spesa sociale, né sulla sanità, nonostante i tagli imposti alle amministrazioni, ci ha premiati, ma i nodi su cui intervenire non mancano”. Continua poi, giustificando il pessimo risultato in materia di Ordine pubblico:  “La classifica non considera il fatto che siamo una città turistica, per cui d’estate la popolazione aumenta, tuttavia soprattutto i furti negli appartamenti sono aumentati, e con la Questura ci attiveremo subito per gestire al meglio la situazione. Non sarebbe responsabile, del resto, non prendere questa vittoria come uno stimolo a rimboccarsi le maniche su questi temi molto importanti che riguardano la vita quotidiana dei nostri cittadini”.

Nella top 10 di quest’anno anche altre tre province emiliane: Modena (nella sezione Tenore di vita con bassa inflazione, consumi, valore aggiunto pro capite), Reggio Emilia (esportazione, impieghi su depositi ed imprenditorialità giovanile) e Bologna.

Discreti risultati anche al Centro, in particolare in Toscana, con Siena al 9° posto (nella macro-area della Popolazione, con un’alta presenza giovanile ed un basso tasso di divorzi e separazioni) e Livorno all’ 11°. Confermato invece come ogni anno il divario tra Nord e Sud, con le province siciliane, calabresi e pugliesi ad occupare gli ultimi posti della classifica; in particolare Agrigento, che la chiude definitivamente come anche nel 2007 e nel 2009 , con soli 427 punti accumulati, a fronte della vincitrice, con i suoi 600.

Napoli, “maglia nera” l’anno scorso, si piazza quest’anno al 96° posto con 447 punti e più in alto di 11 posizioni rispetto al 2013. Possiamo forse parlare finalmente di un piccolo miglioramento?

Martina Barca

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