Fonte: unsplash.com

Nell’universo del packaging, il cartone ondulato si può considerare come uno degli elementi più performanti attualmente esistenti, in grado di garantire senz’altro un alto livello di sicurezza. Per quanto riguarda la spedizione di articoli fragili occorre dotarsi di materiali morbidi e flessibili, capaci di adattarsi alle forme. Al riguardo, il sito Imballaggi2000, tra i rivenditori di materiali da imballo online più famosi, propone questo rotolo di cartone ondulato che risulta decisamente versatile, in quanto resistente e leggero.

Quali sono le caratteristiche del cartone ondulato

Come detto, nell’ambito degli imballaggi è facile ritrovare come soluzione maggiormente diffusa il cartone ondulato, ma non tutti sanno come viene realizzato. Nella forma che va per la maggiore sul mercato, stiamo parlando di un cartone che è formato da due superfici di carta piana, che vengono ribattezzate copertine, al cui interno si trova una carta ondulata. Insomma, sembra quasi di trovarsi di fronte a una specie di sandwich.

Interessante chiarire anche come il cartone ondulato è mantenuto insieme con dei collanti naturali, che vengono creati sfruttando fecola e amido di mais. In questo modo, diventa un materiale al 100% biodegradabile e rispettoso della natura circostante, l’ideale anche per le aziende che si occupano di merchandising e devono spedire spesso tanti prodotti. Ed è proprio il mix di ingredienti a rendere il cartone ondulato una soluzione non solo estremamente rigida, ma pure molto resistente. Insomma, si tratta della soluzione più adatta per chi ha la necessità di avere a disposizione un packaging in grado di sopportare carichi anche notevoli.

In ogni caso, è bene chiarire come il cartone ondulato può comprendere anche diversi strati tra le varie copertine. Di conseguenza, può essere proposto in varianti caratterizzate da un livello di resistenza e di spessore maggiori. In tutte queste ultime varianti con più strati, è giusto sottolineare come quel foglio che si trova tra i vari cartoni ondulati viene chiamato “foglio teso centrale”. In relazione agli elementi che lo compongono, può essere ribattezzato “a onda singola”, “doppia” ecc. Come si può facilmente intuire, pure le dimensioni sono passibili di modifica. Non solo le copertine, ma pure le onde possono contare su una grammatura differente e, di conseguenza, avere degli spessori diversi, fino a raggiungere una soglia addirittura pari anche a 15 mm.

Quali sono le principali applicazioni del cartone da imballaggio

È interessante mettere in evidenza, come una volta finito, il cartone ondulato rappresenti una soluzione particolarmente diffusa come imballaggio. Con tale funzione, infatti, viene usato per imballare un gran numero di prodotti e di oggetti. In alcuni casi, tra l’altro, si adatta molto bene all’imballaggio di prodotti piuttosto pesanti e anche delicati.

Se all’apparenza il cartone ondulato potrebbe sembrare troppo fragile per contenere dei prodotti eccessivamente pesanti e delicati, in realtà presenta un alto livello di resistenza. Il motivo è piuttosto facile da intuire, dal momento viene usato per la realizzazione di una serie di imballaggi piuttosto robusti e versatili, a tal punto da poter essere sfruttati utilmente anche durante le attività di trasloco.

Interessante anche mettere in evidenza l’aspetto relativo al riciclo del cartone ondulato. Una volta che è stato utilizzato per lo scopo preposto, è importante chiarire come le sue caratteristiche del tutto naturali consentono di considerarlo come del tutto biodegradabile. Usando questo tipo di materiale si può raggiungere un risparmio economico di tutto rispetto, ma al contempo si tratta di una scelta perfettamente in linea con una politica di rispetto ambientale. Interessante sottolineare anche come le nuove norme di legge che sono state emanate nell’ambito degli imballaggi, comportano che tutti quei collanti impiegati per l’assemblaggio degli scatoloni debbano essere al 100% naturali. Di conseguenza, per la realizzazione di tali collanti, si utilizzano delle sostanze completamente naturali, come nel caso della fecola e dell’amido di mais.

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