Ha perso le elezioni Stefano Caldoro, contro la corazzata elettorale costruita da Vincenzo De Luca, dopo una campagna elettorale che ha parlato poco di lavoro, sviluppo, terra dei fuochi, fondi europei. Sono circa 70.000 i voti di scarto con cui l’ex Sindaco di Salerno ha vinto le elezioni, qualcuno ha già calcolato che la differenza è stata fatta da De Mita. Intanto Caldoro ha cambiato già posizione sul suo futuro politico. Nella giornata di ieri, al Quotidiano Nazionale ha dichiarato di voler sfidare “Salvini alle primarie del centrodestra”, ma qualche giorno fa, appena saputo il dato elettorale, disse di non “voler fare come De Luca, non scapperò, resterò a fare opposizione”.
In ogni caso non parrebbe proprio così, durante l’intervista Caldoro ha specificato “premesso che io sono per le primarie stabilite per legge, come in America (Stati Uniti, ndr), sono convinto che Salvini non vincerà (le primarie del centrodestra, ndr): può concorrere, vince il candidato che rappresenta la Nazione non chi rappresenta solo un pezzo”. Caldoro vorrebbe rappresentare, quindi, l’opzione per la leadership nazionale del centrodestra, ma dal sud: “penso di poter rappresentare un Sud più inserito nel sistema nazionale”.
Mollerebbe la carica da Consigliere Regionale, quindi? Forse sì, come fece Vincenzo De Luca cinque anni fa, Caldoro guarda in prospettiva “non si può unire il centrodestra senza il Carroccio. Ho un ottimo rapporto con Zaia e con Maroni, ma ognuno deve stare dentro i suoi spazi. Io sono un sostenitore del modello americano per cui il partito repubblicano si compone di associazioni, movimenti civici, addirittura gruppi etnici originali”. Parla da leader nazionale, forse ha ottenuto il placet da qualcuno. Infatti su Berlusconi non la pensa come Raffaele Fitto: “Penso sia ancora essenziale, senza di lui una nuova fase non si apre”.
Sulla vittoria di De Luca parla chiaro: “Ha vinto con la logica del vecchio trasformismo. Ha imbarcato il peggio, De Mita e consentiniani (dimenticando che, però, sono stati suoi alleati per cinque anni, ndr). Io sono orgoglioso di avere le mani pulite”. Con un respiro più lungo, magari nazionale.
Luca Mullanu