Non mancano le perplessità, a poche ore dalla consegna delle liste, a causa del passaggio dell’UDC da Caldoro a De Luca. De Mita ha, infatti, deciso di sostenere il centrosinistra nella battaglia alla presidenza regionale, inasprendo gli equilibri interni al PD e tra i socialisti di sinistra. Ovviamente, l’ex sindaco di Salerno non è esonerato dalle critiche. Proprio qualche anno fa, infatti, Vincenzo De Luca definiva De Mita “un problema che dura da quarant’anni“.
Il Psi lo attacca sui social appellandosi al buon senso e alla memoria storica dei cittadini:”La presenza dell’Udc di De Mita nella coalizione di De Luca è una pessima notizia per chi spera nel cambiamento, crede all’etica in politica e considera la coerenza un valore. Dunque la Campania #noncambiaverso. Non nel nostro nome. #maiassieme“. De Luca contrattacca affermando che la sua campagna elettorale è basata sui programmi e non sulle polemiche: “La mia campagna elettorale è concentrata sui temi programmatici. Nei prossimi giorni discuteremo di terzo settore, sanità, porto, fondi europei e trasporti, in altrettanti incontri tematici. Sabato 9 maggio illustreremo i progetti per Napoli. In molti, invece, tentano di spostare l’attenzione su polemiche in stile politichese. Capisco che il Presidente pro tempore della regione Campania possa avere interesse a nascondere i disastri di questi ultimi cinque anni e si senta orfano di un alleato che oggi disprezza, ma sino a ieri incensava. Capisco meno, invece, la preoccupazione di qualche esponente del mio partito. [..] Il passaggio sul filo del rasoio di UDC, da Caldoro a De Luca, è un problema che riguarda l’assetto politico dell’area del Centro” – di fatto, a livello nazionale, il centro appoggia il governo Renzi. In Campania si è cercato a lungo, nei mesi scorsi, un accordo tra PD e Centro e pare che il PD si sia sempre detto aperto a questo accordo, nella logica di avere un’ampia coalizione di centro sinistra, a sostegno della candidatura a governatore di chi avesse vinto le primarie.
L’ambiguità, in ogni caso, resta punto interrogativo dell’intera faccenda. Ce ne parla anche ilMessaggero.
Sara C. Santoriello