L’ex sindaco di Salerno si è concesso ad una breve ma ricca intervista per La Repubblica, facendo chiarezza su alcuni punti giudicati controversi dagli elettori all’interno delle liste in vista delle regionali e riguardanti i nomi che le compongono, forse in eccessiva contraddizione tra loro. “Devo dire, in premessa, che mi sembrano più domande da Santa Inquisizione che di politica. Ma scherzo e rispondo volentieri, convinto peraltro, che le stesse domande verranno rivolte anche a Caldoro“. Il candidato governatore in Campania per il Pd si è pronunciato, in questa occasione, sulla questione criminalità organizzata, punto fondamentale della sua politica già come sindaco della città di Salerno. ”La camorra è stata tenuta lontana da Salerno, verrà tenuta lontana anche da Palazzo Santa Lucia. Io non ho mai avuto, non ho e non avrò mai padroni o padrini” ha puntualizzato lo sceriffo a cui è stata contestata anche la presenza nelle liste di personaggi troppo anziani che non sarebbero in grado di offrire una ventata di freschezza e cambiamento alla regione. “Si cambia tutto con un presidente che parla poco ma agisce molto” ha ribattuto fortemente De Luca, sicuro del suo progetto e di ciò che sta costruendo.

Pronta la sua risposta anche sul tema De Mita, con cui la notte del primo Maggio è stata ufficializzato il patto. “Non esiste alcun patto De Luca-De Mita- ha affermato De Luca- esiste un accordo nazionale tra Pd e Udc: il segretario regionale Tartaglione e il vicesegretario nazionale Guerini avevano cercato, da mesi, un accordo con il centro. Io sono riuscito a portare nella mia coalizione metà del centro (Udc e non Ncd), all’ultimo minuto. Capisco che non è il massimo all’ultimo minuto, ma a volte così funziona la politica. Accordo senza accettare “contrattazioni” o imposizioni. Non è nelle mie corde”.

Contestata all’ex viceministro del governo Letta la presenza di eccessive personalità afferenti alla destra, tra cui il prefetto Franco Malvano, meglio conosciuto per essere stato candidato sindaco di Napoli per Berlusconi. Nella lista di Caserta figurano, poi, Tesera Ucciero, ex vicecoordinatrice Pdl di Caserta, Angelina Cuccaro, assessore per FI nel comune di Santa Maria Capua Vetere, oltre poi all’Azzurro Alfonso Piscitelli.”Oggi il concetto di centro, destra e sinistra mi sembra essere molto in discussione, sia politicamente che culturalmente, non solo in Campania. Io mi muovo seguendo le linee di Renzi: non ho paura o imbarazzo di ricevere il voto di chi vota tradizionalmente a destra-ha affermato De Luca, consapevole della sua linea di pensiero- Considero i temi della mia campagna elettorale, a cominciare dal lavoro, temi tradizionalmente della sinistra moderna e riformista“.

De Luca ha tenuto a far chiarezza anche sulla vicenda che ha visto protagonista Carlo Aveta, reo di aver esternato dichiarazioni infelici sui Gay l’anno scorso in occasione del pride e ripreso recentemente dai social network. “Aveta mi risulta abbia cambiato idea su Caldoro già da tre anni. Ha fatto un’opposizione coerente. Lui ha negato di aver mai pronunciato quelle parole sui gay ed annunciato querele. Sarebbero state parole intollerabili. Ci tengo molto ad affermare con chiarezza che sul rispetto della persona e degli inviolabili diritti di libertà non è ammissibile neanche un millimetro di equivoco. Ci sono temi su cui non ci possono essere mediazioni. L’omofobia è una forma di razzismo che va smascherata e combattuta. Sempre, comunque e dovunque. Quanto a Predappio, mi sembra di capire che più che un fascista, Aveta coltivi la passione della storia del fascismo. In ogni caso anche su questo punto, nessuna titubanza: i fascisti non sono ammessi nelle nostre liste“.

fonti:napoli.repubblica.it

fonti-media: google.com

Vincenzo Marotta

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