Dalle prime ore di stamattina, i carabinieri della compagnia di Casal di Principe, con l’ausilio di duecento militari, elicotteri e unità cinofile, hanno condotto una vasta operazione di custodia cautelare, soprannominata Spartacus reset, nei confronti di oltre quaranta indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, detenzioni di armi e ricettazione, reati tutti aggravati dal metodo mafioso.

L’ordinanza, emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia (dda), ha interessato le province di Caserta, Napoli, Avellino, Benevento, Terni, L`Aquila, Lecce, Cosenza, Cuneo, Prato, Frosinone, Trapani e Taranto. I destinatari del provvedimento restrittivo sono affiliati alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi. Tra di essi, infatti, figurano Carmine e Nicola Schiavone, figli di Francesco Schiavone detto “Sandokan“, per la vaga somiglianza con l’attore Kabir Bedi.

Con gli arresti di stamane è stato possibile metter mano anche ad uno strano libro paga della camorra: dai 1500 ai 2500 euro gli stipendi agli affiliati, che comprendevano anche i clan Zagaria e Iovine, somme provenienti soprattutto da estorsioni su lavori pubblici. Il materiale cartaceo,sottoposto a perizie grafiche eseguite dagli esperti del Ris, ha offerto importanti riscontri circa le rivelazioni dei collaboratori di giustizia. I carabinieri hanno anche sequestrato numerose armi, tra cui due kalashnikov, un fucile d’assalto, due fucili a pompa, una mitragliatrice e quattro pistole.

Un ennesimo colpo al clan di Francesco Schiavone, condannato all’ergastolo insieme ad altri componenti del suo clan il 19 giugno del 2008. Egli, come qualcuno ricorderà, cominciò la sua carriera criminale come autista di Umberto Ammaturo, un criminale specializzato nel traffico di droga e sposato con Pupetta Maresca, la lady dark della camorra, catturato poi nel 1993. Schiavone, attualmente sottoposto al regime del 41 bis nel carcere di Opera, fu arrestato per la prima volta a 18 anni per possesso di armi da fuoco, e altre due volte nel 1990 e nel 1998. Le sue decisive alleanze furono con Antonio Bardellino e Mario Iovine, quest’ultimo esponente della NCO di Raffaele Cutolo. Quando proprio Cutolo venne reso inoffensivo, Schiavone decise di allearsi esclusivamente con Iovine, inaugurando una serie di efferati delitti per il controllo dell’area casertana. Alleanze che avrebbero fruttato centinaia di milioni di euro e che avrebbero visti intrecci criminali in tutta Italia, come è stato anche oggi dimostrato.

Anna Lisa Lo Sapio

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