Festival diritti umani
Fonte immagine: https://www.napolivillage.com/

Ieri ha avuto inizio il XIII Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli nello “Spazio Comunale Piazza Forcella” (via Vicaria Vecchia 23, Napoli) nel ricordo del fondatore di Emergency e amico del Festival, Gino Strada, scomparso lo scorso agosto.

Il tema scelto quest’anno è purtroppo particolarmente sentito, visti gli ultimi risvolti politici e sociali: si parlerà infatti dei perseguitati di ogni angolo del mondo, coloro che hanno visto la loro vita trasformarsi in un arduo viaggio, diramato su sottilissime fila che ne decreteranno la sopravvivenza.
PERSECUTED – Vite negate dagli abusi di potere” è stato così selezionato per il Festival del Cinema dei Diritti Umani dagli organizzatori della manifestazione, ed è promosso dall’Ambasciata Svizzera in Italia, Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC), LESS Onlus e Expoitaly. La manifestazione gode inoltre del sostegno della Regione Campania e della Film Commission, del patrocinio morale del Comune di Napoli e dell’Assessorato alla Famiglia e all’istruzione guidato dal Vicesindaco prof.ssa Maria Filippone.
Il Festival è patrocinato da Amnesty International, alla cui rete Human Rights Film Network il Festival di Napoli appartiene dal 2009. Questa tredicesima edizione è la prima senza Ciccio Capozzi (apprezzato critico cinematografico e uno dei fondatori del Festival) scomparso lo scorso aprile, che è stato ricordato nella serata di apertura.

L’iter previsto per il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli partirà dalla Val Susa che resiste alla Palestina, passando per le persecuzioni del popolo Saharawi, dei Siriani, dei Curdi ed Ezidi nel mirino dell’ISIS, così come del popolo Hazara, che resiste in Afghanistan, fino ai Sami in Norvegia.
I fruitori del festival avranno l’onore e la possibilità di ascoltare le preziose parole degli ospiti, testimoni diretti dai luoghi del conflitto, in ambienti significativi per il popolo partenopeo, che presta i suoi spazi più caratteristici per permettere questo importante scambio. Nello specifico, gli spazi coinvolti sono:

– il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – MANN, che mercoledì 17 novembre ospiterà alle 10.00 la presentazione della X edizione dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo a cura di Raffaele Crocco (direttore dell’Atlante). All’incontro, rivolto a studenti e docenti delle scuole superiori partenopee (ingresso solo per invito), parteciperanno il Vicesindaco di Napoli Maria Filippone e i genitori di Mario Paciolla, il cooperante napoletano morto in Colombia a cui è stata dedicata l’edizione 2020 del Festival, con l’obiettivo di fare chiarezza sulle circostanze della sua morte.

– L’ex OPG Je So’ Pazzo, che oggi ha dedicato l’intera giornata alla Val Susa. Durante il primo incontro del festival, “La dimensione popolare della resistenza NO TAV”, Salvatore Prinzi (docente del Dipartimento Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli) e Maurizio Del Bufalo (coordinatore del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli) hanno intervistato Ezio Bertok (Direttore del Controsservatorio Val Susa) e Nicoletta Dosio. Alle 18.00 ha invece avuto luogo un incontro con il magistrato Livio Pepino (direttore Edizioni Gruppo Abele). In atto la proiezione di “ARCHIVIATO – L’obbligatorietà dell’azione penale in Val Susa”, di Carlo Amblino.

Piazza Forcella: qui, venerdì 12 novembre alle 10.00, in collaborazione con il Festival FiSahara, si parlerà di Saharawi, il “popolo del deserto“, con la proiezione de “Il Muro” di Gilberto Mastromatteo e Fiorella Bendoni e la conseguente discussione che vedrà protagonisti Fatima Mahfud (Fronte Polisario Italia), il fotografo Patrizio Esposito, il regista Gilberto Mastromatteo e Gianfranco Fattorini (Gruppo di appoggio di Ginevra per il Sahara Occidentale). In collegamento dal Sahara l’attivista Sultana Khaya. Alle 18.00 ci sarà un dialogo a due voci sulla Palestina tra Luisa Morgantini (Presidente Assopace Palestina) e Gabriel Traetta (attivista per i Diritti Umani), seguito dalla proiezione dell’intervista a Mohammad Bakri, regista e attore palestinese.
Sabato 13 novembre dalle 18.00, si affronterà il tema del genocidio degli Ezidi perseguitati in Medio Oriente. Il videomaker Ivan Grozny Compasso intervisterà l’attivista statunitense Amy Beam, autrice di “The Last Yezidi Genocide”.
Alle 18.00 del 17 novembre al Festival del Cinema dei Diritti Umani si parlerà invece del popolo Sami in Norvegia e dei colonialismi in zona artica. Valentina Ripa e Giovanni Carbone, autori del Festival, apriranno un dibattito con Domenico Limongiello, la regista Jessica Ullevålseter e, in collegamento con Eirik Myrhaug, Erena Rangimarie, Omaki Ransfield Rhöse e Marianne Karin Ulriksen Kappfjell in un incontro organizzato in collaborazione con Jai Jagat Italia e che si aprirà con la proiezione di “Et Hellig Fjell” (La montagna sacra).
In ultimo, giovedì 18 novembre alle 10.00 si discuterà della resistenza del popolo Hazara in Afghanistan. Ci saranno, tra gli ospiti, il giornalista Emanuele Giordana (Atlante dei Conflitti e delle Guerre), il regista Amin Wahidi, il bibliotecario Hussain Rezai e lo studioso Claudio Concas. Verrà poi proiettato il film di Wahidi “Behind Venice Luxury”. Alle 18.00 invece, dalla Siria, Ivan Grozny Compasso dialogherà con il regista Simon Safieh e saranno mostrati in anteprima i loro lavori. In collegamento da Damasco ci sarà poi l’UNDP Officer Giacomo Negrotto a commentare la recente storia siriana.

– La Biblioteca di Storia Patria del Maschio Angioino, che il 20 novembre ospiterà la cerimonia di chiusura che prevederà, oltre alla premiazione del “Premio dell’Ambasciata Svizzera” con il Ministro Michele Coduri, anche l’intervento in collegamento dell’ex sindaco di Riace Domenico Lucano e di Dana Lauriola (portavoce del movimento NO TAV).

Per arricchire gli eventi di ascolto, di discussione e di informazione, quest’anno il Festival prevederà, come anticipato, anche il Concorso Cinematografico Internazionale. Per tutta la durata della manifestazione si potranno quindi visionare gratuitamente le 45 opere in concorso attraverso il portale www.cinenapolidiritti.online. Durante la cerimonia finale, saranno assegnati i premi e le menzioni per le categorie che avranno gareggiato: Doc, sezione dedicata ai lungometraggi; Short, ai corti; Youth, ai film realizzati da/per giovani e affidati ad una giuria composta da giovani ed educatori; Persecuted assegnato dalla giuria FICC (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema); Saamiya Yusuf Omar, in memoria della velocista somala annegata nel tentativo di raggiungere l’Europa su un barcone, dedicata ai film che parlano di migrazioni ed assegnato da LESS Onlus; Arrigoni / Mer Khamis, premio assegnato dalla giuria dei selezionatori per il film ritenuto più coraggioso e innovatore nelle forme e nei contenuti.

Alessia Sicuro

Laureata in lettere moderne, ha in seguito ha conseguito una laurea magistrale alla facoltà di filologia moderna dell'università Federico II. Ha sempre voluto avere una visione a 360 gradi di tutte le cose: accortasi che la gente preferisce bendarsi invece di scoprire e affrontare questa società, brama ancora di tappezzare il mondo coi propri sogni nel cassetto. Vorrebbe indossare scarpe di cemento per non volar sempre con la fantasia, rintagliarsi le sue ali di carta per dimostrare, un giorno, che questa gioventù vale!

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