Il Premier Matteo Renzi durante la trasmissione televisiva “Che tempo che fa” ha annunciato di voler inserire in finanziaria un piano per richiamare 500 professori, selezionati con un concorso pubblico nazionale e dotati di un budget proprio di ricerca da poter “spendere” in un ateneo italiano.

Dichiara Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari: “Nella settimana della discussione della legge di stabilità non è ancora chiaro quali saranno gli interventi sull’università e siamo costretti ad inseguire le dichiarazioni dei vari esponenti del Governo. Dopo settimane di indiscrezioni su un possibile piano straordinario di reclutamento per i ricercatori, il Premier Renzi ha tirato fuori l’ennesima proposta spot: un piano per attrarre e reclutare professori su progetto, fornendo loro un budget di ricerca proprio da portare in dote negli atenei. Al di là del merito della proposta, peraltro simile ad interventi già sperimentati come il programma Montalcini, è evidente come manchi totalmente la consapevolezza dello stato in cui versa l’università italiana, e di quali siano le sue priorità. Ancora una volta sembra prevalere la retorica, a discapito di una visione complessiva di università e ricerca”.

Conclude Dionisio: “L’università italiana è stremata da anni di politiche miopi e ideologiche, perde iscritti, mancano risorse e docenti e per risollevarsi ha bisogno di ben più che un piano per richiamare poche centinaia di “cervelli” dall’estero e di qualche “gruzzoletto” da spendere. Pretendiamo che il Governo chiarisca una volta per tutte in che modo si intende intervenire sull’università in finanziaria, confrontandosi con tutti gli attori del sistema e affrontando le molte emergenze che lo caratterizzano, a partire dal diritto allo studio e dai finanziamenti”.

Elisa Marchetti
 Responsabile Stampa UDU-Unione degli Universitari

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