Si celebrerà venerdì 18 settembre alle ore 22.00 l’evento di chiusura del Festival delle Università. Organizzato dall’Unione degli Universitari, con il supporto di Associazioni e studenti di 7 atenei della Campania, il festival giunge alla sua quarta ed ultima tappa: dopo essersi spostato tra le varie realtà partenopee durante l’estate, dall’Università del Sannio di Benevento a quella di Fisciano di Salerno, torna lì dove ne ha inaugurato l’apertura col successo del 1 giugno, nel cortile dell’Università Parthenope.

Complice una cornice d’eccezione quale il Maschio Angioino, da sempre simbolo di Napoli, “Una notte al Castello” si prospetta ancora una volta un evento ricco di sorprese e di divertimento, dove la realtà universitaria si spoglia della sua aura più seriosa e diviene in primis un luogo in cui sentirsi parte di una comunità ben più grande del singolo corso di studi a cui si è abituati. Un evento che dà “finalmente agli studenti la possibilità di vivere gli atenei come Campus condivisi, di godere degli spazi della comunità studentesca per finalità sociali al fine di sviluppare relazioni e networking, per sentirsi parte di una Comunità anche attraverso uno speciale momento di aggregazione all’insegna della musica e del sano divertimento“.

Speriamo di doppiare il successo del primo giugno – dice il coordinatore dell’evento, Antonio Prisco  in cui ci sono stati più di tremila partecipanti, un successo indiscusso.” Eppure non mancano le novità: “Già nel precedente evento – continua Prisco – ci sono stati importanti dj che hanno rappresentato tutto quello che c’è di buono nella musica napoletana. Abbiamo scelto delle eccellenze, come ne abbiamo scelte anche per il 18: Dj Lollo Trapani, un ragazzo di 19 anni che ha già suonato in importanti discoteche di Mykonos e Siviglia, e Dj Ardish, il pieno animatore del centro storico napoletano. Ma ce ne sarà anche un terzo, il cui nome, però, lo teniamo segreto ancora per un po’.”

Il festival è completamente gratuito: per entrare non serve altro che il documento attestante l’iscrizione all’università, libretto o iscrizione segrepass, con documento di riconoscimento, e  ogni universitario può invitare un accompagnatore anche se non iscritto all’Università.

“Eventi come questi fanno vivere bene l’Università. Il nostro scopo era proprio quello di mostrare che la comunità studentesca (intesa nel suo insieme, non come singolo ateneo) è un unico grande corpo che riesce a collaborare con sé stesso, lasciandosi alle spalle per una notte quella continua voglia di scappare, di andare fuori, di allontanarsi dai luoghi dell’apprendimento, ma che punta a viversi i propri momenti così come dovrebbero essere vissuti.”

Un’iniziativa forse unica in tutta Italia, splendidamente riuscita, che purtroppo volge al termine, ma che sicuramente riuscirà a sorprendere e a far star bene ancora una volta, in attesa delle prossime date.

Si può visitare l’evento facebook

Camilla Ruffo

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