Ogni anno a metà giugno, milioni e milioni di ragazzi si apprestano ad affrontare le settimane più dure dei loro primi tredici anni di studi: la Maturità.

Ma che cosa vuol dire davvero Maturità? Bastano veramente tre esami scritti ed un orale per definire un ragazzo o una ragazza maturi? Probabilmente no, non saranno dei fogli di carta o delle tesine a decretare la maturità di uno stuolo di diciottenni. Sicuramente però questi giorni saranno molto importanti, almeno dal punto di vista emotivo.

maturitàSono i giorni in cui si chiude un capitolo della propria vita, quelli in cui si fanno i conti con le ansie e le paure, quelli in cui si fa un bilancio di ciò che è stato. Il liceo è sempre stato il luogo di aggregazione più importante per i giovani, certo non lo possono essere le elementari dove si è troppo piccoli per comprendere che cosa sia l’amicizia vera, le medie invece non ne danno tempo, sono veloci a volte un vero incubo, ma gli anni del liceo sono quelli dell’adolescenza, delle prime cotte e a volte dei grandi amori.

Probabilmente qualcuno non vedrà l’ora di buttarsi tutto alle spalle, stanco dei libri, delle verifiche o delle levatacce alla mattina, per altri invece il momento del distacco sarà più difficile, sarà così per chi per cinque anni ha messo testa e cuore su quei banchi, per chi ha trovato amici, alleati e perché no, anche nemici.

Ecco che cosa decreta la maturità di un ragazzo al quinto anno di liceo, non un buon voto alla fine di tutto, ma questo lungo percorso, fatto di sudore, di fatica, di bei momenti e periodi difficili. A tutti i maturandi che domani si siederanno in quegli stessi banchi che li hanno visti crescere, va tutto il mio affetto e la mia solidarietà, non perché la maturità debba fare paura, no, quella la si supera. La mia solidarietà va a loro per ciò che là fuori li aspetta. Sia che decidano di continuare gli studi o che prendano la strada del lavoro.

Sarà lì che ognuno di loro dovrà dimostrare la propria maturità, la propria voglia di farcela con coraggio e lealtà. Perché la fine della scuola non vuol dire soltanto tre mesi di vacanza o niente più verifiche il lunedì mattina. La fine della scuola vuol dire cominciare a camminare con le proprie gambe, dar sfogo alle proprie passioni, farle diventare il proprio scopo, la propria ragione di vita.

Ognuno di noi non è una persona ordinaria, siamo tutti, nel nostro piccolo, persone straordinarie. Cominciate a dimostrarlo da ora. Da quando uscirete dalla vostra scuola per non farvi più ritorno. Sarà in quel momento che darete prova della vostra maturità.

In bocca al lupo a tutti i maturandi 2015.

Enrica Leone

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