Finalmente vengono resi noti alcuni piccoli segnali di crescita economica del paese relativi alla risalita dei prezzi delle case ed al miglioramento degli andamenti del mercato del lavoro.
Nel nuovo comunicato sul mercato del lavoro, emanato dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), emerge un aumento “dell’input di lavoro impiegato sia dell’occupazione e, in misura modesta, nella prima parte dell’anno è tornata a crescere anche la produttività” oltre ad una significativa discesa dell’utilizzo di ore relative all’istituto della Cassa Integrazione Guadagni.

Buone notizie, fortunatamente, anche per quanto riguarda il Sud del paese che ha visto un aumento dell’occupazione di ben 120.000 unità. Tuttavia, relativamente ai tassi di disoccupazione, il divario con il Settentrione tende ad allargarsi.

Contestualmente all’aumento occupazionale il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, durante l’Euromoney conference, ha fornito dati interessanti all’aumento dei consumi delle famiglie: “I dati recenti sull’attività economica e sulla spesa delle famiglie vanno nella direzione di confermare il miglioramento complessivo delle prospettive di crescita. In Italia è previsto che la ripresa continui a un ritmo moderato, condizioni di finanziamento più favorevoli, sulla scia di un atteggiamento di politica monetaria molto accomodante derivante dalle decisioni prese progressivamente dall’estate dello scorso anno e l’aumento della fiducia daranno anche sostegno alla domanda interna e all’accumulo di capitale. I consumi privati dovrebbero anche beneficiare dal calo dei prezzi del petrolio e dell’aumento dei redditi delle famiglie, spinto dalle misure del governo e dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro“.
Il governatore ha anche affrontato il tema del lancio di un veicolo per la gestione degli asset, ovvero una sorta di bad bank, “che acquisterebbe i prestiti in sofferenza dalle banche e contribuirebbe a far partire il mercato dei non performing loans, aumenterebbe la trasparenza degli asset e migliorerebbe le condizioni a cui si finanziano”. Inoltre Visco ha tenuto a specificare ciò di cui si sta discutendo in Commissione europea a proposito degli stessi bad bank sottolineando la differenza con il metodo dell’Asset management company, ovvero il veicolo pubblico che acquisterebbe sofferenze dalle banche, “sarebbe diverso dai veicoli simili creati in altri Paesi, quando le banche erano in un stato di crisi e quindi costrette a partecipare. In primo luogo in Italia il progetto si rivolge a banche solvibili, pertanto la partecipazione sarebbe volontaria. In secondo luogo, a differenza di casi precedenti, il suo design prevedrebbe che gli asset siano trasferiti a prezzi di mercato. Questo esclude il trasferimento di perdite dalle banche verso lo Stato, il che farebbe scattare le conseguenze previste dalla normativa europea sugli aiuti di Stato. Queste differenze importanti farebbero aumentare notevolmente la complessità del sistema, la cui fattibilità è ancora in fase di studioL’ipotesi di una revisione al rialzo delle stime di crescita va nella direzione che avevamo previsto, è un dato che già era scontato”, ha tenuto a precisare ancora il governatore. Visco ha sottolineato come l’Italia “sia  fuori dalla recessione” ma la crescita “va necessariamente consolidata”.

Parole confortanti arrivano anche dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, che, sempre in occasione dell’Italy Conference di Euromoney a Milano, ha spiegato come fosse fondamentale con la strada intrapresa dal Governo Renzi la ripresa e, dunque, non fermare le riforme attualmente in atto: “Se la fiducia sale, vuol dire che la politica sta raggiungendo almeno qualcuno dei suoi obiettivi”. 
Inoltre non ha parlato di una semplice “debole ripresa ciclica”, ma, l’ha definita piena di “elementi strutturali che renderanno l’economia più forte e capace di resistere anche quando il contesto dovesse diventare meno favorevole”.

La BCE sembra avvalorare la tesi analizzando un altro aspetto che, seppur di minore rilevanza, risulta essere ricco di spunti e riflessioni: l’Italia, insieme alla Francia e alla Grecia, ha fatto segnare un incessante calo dei prezzi degli immobili che, però, sembra arrestarsi e dar vita ad  una, seppur minima, ripresa. A trainare le tre nazioni sono Germania ed Austria che hanno avuto un aumento del costo delle case fino al raggiungimento dei prezzi pre-crisi.
La Banca Centrale europea è convinta che questo dato sia strettamente connesso alle condizioni favorevoli del credito e dai bassi tassi d’interesse (soprattutto negli ultimi trimestri): “La correzione delle precedenti sopravvalutazioni insieme alle favorevoli condizioni di reddito e di finanziamento, suggerisce che la ripresa attuale ha più chance di continuare rispetto a quella di breve durata seguita immediatamente allo scoppio della crisi”.

Fonte: ilsole24ore.com

Fabio Palmiero

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.