Il Ministero della Salute boccia il piano per il risanamento dei debiti Asl, sviluppato dalla giunta regionale guidata da Stefano Caldoro. La notizia sembrerebbe del tutto prevedibile, viste le inadempienze nell’attuazione del piano di rientro, ma ciò che stupisce, e neanche troppo a dirla tutta, è il fatto che, nonostante il documento ufficiale sia stato prodotto il 1 Aprile 2015, il governatore uscente l’abbia tenuto “nascosto” per salvaguardare la sua campagna elettorale.

I presenti all’incontro deliberativo erano rappresentanti dei Ministeri della Salute e dell’Economia e subcommissari alla sanità della Regione Campania.
Criticità riscontrate: il percorso nascita in Campania dove si registra l’assenza della chiusura dei punti nascita al di sotto della soglia dei 500 parti annui, unito a una riduzione del personale dipendente per pensionamenti, ma registra aumenti del personale non dipendente. Ancora, si fa riferimento a: tempi di pagamento non conformi alla legge, su cui tavolo e comitato, in merito ai tempi di pagamento dei fornitori, rilevano che la relazione in esame riporta dati sui tempi di pagamento non conformi alle modalità di calcolo previste dal DPCM 22 settembre 2014. La Regione, tra le altre cose, non rispetta i parametri nazionali sull’informatizzazione sanitaria in materia di tessera sanitaria e flussi informativi sanitari (in particolare per il pronto soccorso). Tutto il piano regionale di prevenzione destina i propri fondi ai debiti delle Asl e anche sul ticket sanitario non si specificano i necessari piani di rientro.

Il documento datato 1 Aprile 2015, per un’esclusiva di ReteNews24.

De Luca non perde l’occasione e sul suo profilo facebook scrive:

“Caldoro fa tenerezza. Tutto il buono (quale?) è merito suo, tutto il male è del passato. Mi meraviglia che non dica che la colpa è  dei Borbone. La verità è che si arrampica sugli specchi e non convince i cittadini, i quali alla domanda “Cinque anni fa gli ospedali erano meglio o peggio di oggi? I trasporti pubblici funzionavano meglio o peggio di oggi?” non hanno dubbi: oggi stanno peggio di ieri. E manderanno a casa Caldoro.”

E riferendosi al confronto organizzato da Skytg24 critica aspramente l’avversario:

“- “Sanità: abbiamo il bilancio in attivo e ridotto i ticket”.
Abbiamo i ticket più alti d’Italia, le liste di attesa più lunghe, le corsie degli ospedali piene di barelle. I conti dei cittadini non tornano.

– “Terra dei fuochi: abbiamo avviato la rimozione delle ecoballe, stanziato fondi per le bonifiche, i prodotto campani sono i più controllati d’Europa”.
Nel periodo 2010-2015 sono state rimosse 200mila ecoballe su 7 milioni: facendo un rapido calcolo, continuando a questo ritmo per risolvere il problema ci vuole un secolo. Negli ultimi cinque anni l’agricoltura è stata distrutta da una campagna d’immagine pessima svolta dalla Regione: il massimo che ha saputo fare è stato regalare 4 milioni e mezzo di euro alle società di calcio. ‪#‎aTestaAlta‬

Valeria Ciarambino su Twitter attacca:

“Oggi all Caldoro ha inaugurato un cantiere non un ospedale: spot elettorale sulla pelle dei cittadini.”

 

Sara C. Santoriello

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