Dopo numerose udienze, quella tenutasi stamattina al tribunale di Nocera Inferiore, resta nuovamente irrisolta, procastinando una risoluzione che sembra ormai da destinarsi alle Calende Greche.

Sono chiamati nuovamente in causa, il giorno 20 luglio 2016, l’imputato Ferdinando De Santis, residente a Nocera Inferiore ed attualmente agli arresti domiciliari con la moglie Filomena Vicidomini, la dipendente cinquantenne Maria Assunta Scarpati, Filomena Paolino e Pierdonato Gallitelli. L’indagine coordinata dal Pubblico Ministero Roberto Lenza, con il supporto della Guardia di Finanza di Salerno, ha concentrato la sua attenzione su diverse società, tra le quali la Ipervigile, la Bsk Service, la Working Srl e altre, per un totale di oltre 20 società coinvolte. Nei capi d’accusa, oltre la presunta evasione di imposte sui redditi e Iva per ben oltre 300 mila euro si indaga sulla violenza privata nei confronti di tre dipendenti che sarebbero stati costretti a farsi carico di diverse società satellite.

imageSimile, per accuse e modalità, anche il secondo processo. In un periodo che va dal 2011 al 2013, la magistratura avrebbe accertato evasione di milioni di tributi non versati. Tra le altre accuse: il riciclaggio di capitale monetario contraffatto, associazione a delinquere, reati fallimentari e tributari e previdenziali, truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubblica, appropriazione indebita e violenze al personale; sono stati inoltre confiscati da parte della Guardia di Finanza una somma di 12 milione di euro comprendenti beni immobili e mobili oltre alla confisca di quote azionarie e alla partecipazione di 21 società sull’intera penisola. Nel collegio difensivo, gli avvocati Giovanni Annunziata e Pietro Pasquali. La storia processuale del fallimento dell’istituto di vigilanza, appena agli inizi, ha però anche un’altra faccia, quella di 250 dipendenti senza lavoro, in mobilità e in attesa di nuova collocazione. Ex dipendenti senza più un reddito, con difficoltà economiche quotidiane come ampiamente testimoniato durante le decine di sit-in di protesta fatti in passato.

Il criterio di azione del gruppo De Santis, facente capo a De Santis Fernando, attiva nel settore dei trasporti valori e della vigilanza privata, si ramifica attraverso svariati istituti di vigilanza, acquisiti tramite la cessione di aziende, le cui cariche amministrative vengono assunte da individui fantocci che ruotano e sono sostanzialmente meri prestanome senza mai versare in contributi Inps e Inail. Queste aziende, inglobavano i dipendenti della società fallite, all’interno di altre con nomi molto simili fra loro come “Bsk service”/”Bsk Napoli”/ “Bsk Roma” o di “Ipervigile-Supervigile”  , facenti capo allo stesso Ferdinando De Santis ideatore di questo progetto.

L’indagini restano aperte con la possibilità di nuovi risvolti.

 

 Teresa Manzo

 Nicoletta Crescenzo

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