Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia uniti. È questa la condicio sine qua non perché il centrodestra italiano torni a governare, secondo i sondaggi, dopo il terremoto politico che ha colpito quell’area dal 2013 ad oggi – periodo durante il quale ricordiamo vari eventi: la decadenza, condanna e conseguente incandidabilità di Silvio Berlusconi, l’elezione di Matteo Salvini a segretario della Lega, il sorprendente risultato delle elezioni europee che hanno visto Forza Italia in calo e Lega Nord in ascesa e, ultima ma non meno importante, la svolta nazionale del Carroccio con Noi con Salvini.

Il regno sinora incontrastato di Berlusconi è stato quindi messo in discussione dai due giovani Salvini e Meloni che iniziano a porre condizioni perché il centrodestra non più a egemonia forzista rimanga unito.

Matteo Salvini, approfittando della mancanza di Re Silvio dalla scena politica dovuta alle sue condizioni di salute, è riuscito a guadagnare consenso grazie alle sue proposte anti-immigrazione ed euroscettiche nette, le quali in un momento di crisi economica hanno dato certezze al cittadino italiano medio, che lo ha infatti premiato anche nelle scorse elezioni amministrative, dove la Lega Nord ha conquistato comuni italiani tradizionalmente di sinistra (come Cascina, ad esempio) arrivando al ballottaggio addirittura nella rossa Bologna.

Ed è proprio durante le scorse comunali romane che Salvini ha cercato di usurpare il trono del centrodestra appoggiando, assieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia, Bertolaso per poi cambiare idea e sostenere la candidatura di Giorgia Meloni, ponendo Berlusconi davanti a un bivio: sottomettersi alla volontà salviniana, cedendo di conseguenza la leadership del centrodestra, o perdere tutte le chances di vincere le elezioni e presentarsi divisi. L’esito ha visto Forza Italia appoggiare la candidatura del civico Alfio Marchini con non pochi malumori interni.

Malumori interni che c’erano prima e hanno continuato ad esistere anche dopo le elezioni amministrative, e che sono stati la principale causa del recente calo di consensi forzista. Infatti da quando Berlusconi, date le sue condizioni di salute, ha smesso di dettare una linea politica chiara Forza Italia si è spaccata in due dividendosi in una linea “nordista”, capeggiata da Santanchè, Toti e Romani più vicina alle posizioni della Lega Nord, e una linea più moderata, sostenuta da persone come Schifani, Tajani e Comi che preferirebbero una Forza Italia più conforme alle idee del Partito Popolare Europeo tanto combattuto da Salvini.

L’ex Cavaliere da parte sua, dopo aver visto fallire l’esperimento di rinnovamento legato alla persona di Stefano Parisi e preso coscienza della situazione interna al movimento, ha deciso di tornare in campo per ristabilire ordine e unità nell’area del centrodestra data da tutti potenzialmente vincente, ma divisa.

Il primo passo di questo percorso è stato sicuramente la presentazione dell’Albero della Libertà alla convention dei giovani forzisti, dove Berlusconi ha presentato per ogni ramo, ognuno dei quali rappresenta un problema, tre frutti che simboleggiano le tre soluzioni che Forza Italia propone. Ed è da queste trovate del calibro del contratto con gli italiani nel 2001 e della rivoluzione del predellino nel 2009 che si capisce che Silvio non ha intenzione di mollare, sperando nella sentenza della Corte di Giustizia Europea che potrebbe riabilitarlo e farlo tornare candidabile.

Intanto prepara anche le condizioni per un riavvicinamento con la Lega attraverso la proposta di una doppia moneta: una nazionale interna e l’euro da mantenere per il commercio internazionale.

Salvini ad ora sembra snobbare questo tentativo di riconciliazione, mentre giungono voci non smentite che stia preparando un movimento unico assieme a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni per sfondare sia al Nord che al Sud, e riuscire a superare in termini percentuali Forza Italia ottenendo lo scettro del centrodestra. Berlusconi per scongiurare questa ipotesi avrebbe invitato ad Arcore Giorgia Meloni, un po’ più morbida nei rapporti con FI rispetto al segretario del Carroccio, e le sarebbe stato chiesto di mediare i rapporti tra Lega e Forza Italia in cambio delle primarie unitarie del centrodestra e di una posizione più dura sull’Europa da parte del presidente Berlusconi.

E nei giorni che hanno preceduto la Pasqua, dopo essersi fatto fotografare da McDonald’s, Berlusconi ha continuato a stupire i media attraverso il video ormai celebre sul web girato assieme alla fidanzata Francesca Pascale e ai cinque agnellini appena adottati.

Non si sa se grazie agli agnelli o alla foto da McDonald’s, ma certo è che per le prossime elezioni amministrative il centrodestra è riuscito a compattarsi in quasi tutte le grandi città, a partire da Verona con Federico Sboarina, passando per Lucca e Genova con il giornalista Remo Santini e il manager Marco Bucci, per arrivare a L’Aquila, dove il centrodestra unito ha scelto il candidato di Fratelli d’Italia Pierluigi Biondi, già sindaco di Villa Sant’Angelo. Un punto interrogativo resta tuttavia su Palermo, dove la Lega e Fratelli d’Italia hanno deciso di sostenere l’ex iena Ismaele La Vardera, mentre Forza Italia è attualmente senza un candidato ufficiale dati i problemi legati alla possibile alleanza col civico Ferrandelli, che non intende accettare il simbolo dei forzisti.

Certo è che se il centrodestra vuole tornare al governo è necessaria un’alleanza che unisca Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord, come ci dicono i sondaggi. Le ultime rilevazioni che danno per vincente una coalizione unitaria arrivano infatti da Termometro Politico, che aggiudica al centrodestra il 31,2% dei voti, seguito dal Movimento 5 Stelle col 30% e dal PD con un modesto 27,6%.

Federico Rossi

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