Parco archeologico naturalistico di Longola
Fonte: Parco archeologico naturalistico di Longola

Un’estate in sicurezza è possibile soprattutto se tra le mete scelte in cui trascorrere il proprio tempo libero si scelgono spazi all’aperto, immersi nella natura, proprio come il Parco archeologico naturalistico di Longola a Poggiomarino a 8 km da Pompei che da poco ha aperto i cancelli.

L’inaugurazione ufficiale dell’apertura del Parco archeologico di Longola è avvenuta il 26 giugno, ma solo successivamente alla conferenza stampa tenutasi il 23 giugno alla presenza del Direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel e il Sindaco del Comune di Poggiomarino, Maurizio Falanga. Un vero e proprio polmone verde per i cittadini di Poggiomarino e per tutti gli amanti della natura, della scoperta, ma anche appassionati di Storia e archeologia, dopotutto il Parco di Longola ha una rilevante connotazione archeologica che lo rende un sito di forte interesse per mete turistiche. Un progetto voluto e sostenuto dall’amministrazione guidata dal Sindaco del Comune di Poggiomarino Maurizio Falanga, il quale durante la conferenza stampa del 23 giugno ha ricordato che importante sarà il contributo di ciascuno affinché il territorio conosca e in seguito pubblicizzi l’apertura del Parco archeologico.

Durante la conferenza stampa, l’assessore agli eventi di Poggiomarino decise di accostare il termine “serendipity” al Parco archeologico di Longola, in quanto lo stesso è in realtà una scoperta casuale avvenuta nel novembre del 2000 durante i lavori per la realizzazione dell’impianto di depurazione di Poggiomarino – Striano. Durante i seguenti scavi riaffiorarono dei reperti archeologici che indussero naturalmente i lavoratori a segnalare gli stessi alla Soprintendenza Archeologica di Pompei oggi Parco Archeologico di Pompei. Gli scavi proseguirono sotto la direzione della dott.ssa Caterina Cicirelli della Soprintendenza Archeologica di Pompei e della prof.ssa Claude Albore Livadi e dell’Istituto nazionale delle Ricerche (CNRS Parigi), portando alla luce un villaggio perifluviale risalente al II millennio a.C.; ma la scoperta fu considerata clamorosa in quanto il sito potrebbe essere antesignano delle città di Pompei e di Nuceria. Il sito di Longola prende anche il nome di “Venezia 3500 anni fa”, “rappresenta per la storia della valle del Sarno un tassello di grande utilità per la ricostruzione di un arco temporale dalla fase avanzata della media Età del Bronzo (XV-XIII sec. a.C.) fino al periodo Orientalizzante recente (inizio del VI sec. a.C.)”.

Oggi quest’area è diventata un Parco archeologico naturalistico dove sono previsti una serie di laboratori didattici per bambini, ma anche spazi naturalistici ed espositivi, oltre alla possibilità di visionare le capanne ricostruite che costituivano in realtà le antiche abitazioni di Longola. Le capanne ricostruite e le notizie che si hanno sullo stesso insediamento, hanno origine dalle scoperte effettuate durante gli scavi: in quanto tanti sono stati i reperti che hanno permesso di definire anche le caratteristiche degli abitanti e il motivo che ha portato loro a lasciare questa terra, molto probabilmente la causa è da ricondurre a una violenta alluvione che portò gli abitanti a ricercare zone più tranquille per poter trascorrere la propria vita.

Per maggiori informazioni:

Parco Archeo-Fluviale di Longola – Home

Bruna Di Dio

Bruna Di Dio
Intraprendente, ostinata, curiosa professionale e fin troppo sensibile e attenta ad ogni particolare, motivo per cui cade spesso in paranoia. Raramente il suo terzo occhio commette errori. In continua crescita e trasformazione attraverso gli altri, ma con pochi ed essenziali punti fermi.

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