NAPOLI – Dopo il no della scorsa settimana da parte del Consiglio degli Studenti della Federico II, quest’ oggi le rappresentanze studentesche hanno incontrato il Rettore Gaetano Manfredi
Queste le parole di Luca Scognamiglio, Presidente del Cds e membro dell’ Associazione Confederazione degli Studenti al termine dell’ incontro: “il Rettore ha recepito il parere del tutto negativo da parte del CsS, ha però continuato a rimarcare che l’ attuale ripartizione degli FFO quasi “impone” un aumento della tassazione ma che sulla spinta delle nostre analisi e argomentazioni ha pensato di rimodulare l’aumento, tutelando le fasce più deboli e lasciando quindi un incremento solo sulle ultime cinque fasce di reddito. Pur avendo comunicato al Rettore il nostro apprezzamento per questa revisione che tende a tutelare un gran numero di studenti dall’aumento, abbiamo ribadito la nostra totale contrarietà a ogni sorta di incremento. Abbiamo quindi comunicato che voteremo contro, anche a questa seconda proposta in tutti gli organi nei quali siamo presenti e lo abbiamo invitato a una nuova riflessione in questi ultimi giorni prima del prossimo  consiglio di amministrazione e senato accademico.” Conclude Scognamiglio:“Ci dispiace appurare che il gruppo UDU-RUN-LINK-VIVIUNINA (sinistra e indipendenti) non abbia partecipato all’ incontro nonostante fosse stato concordato in Consiglio, ma non è questa la sede per polemizzare.”  “Nel prossimo Consiglio di Amministrazione”, dichiara Antonio Caiazzo Rappresentante degli Studenti in CDA della Confederazione, “ribadiremo il nostro no a questo aumento ingiusto: è inaccettabile che a pagare siano sempre gli studenti.”
“In un contesto sociale come il nostro ,aggravato da una forte crisi economica, non potevamo che opporci in maniera drastica ad una richiesta di aumento tasse. Ritengo straordinaria la coesione trovata in consiglio degli studenti”, dichiara Tommaso Pellegrino, Rappresentante degli Studenti all’ interno del CDA, “la nostra posizione resta dunque ferma ad ogni tipo di aumento ma siamo altrettanto convinti che in prima istanza vanno tutelate,ad ogni costo, le fasce più “deboli” e qui posso garantire che io ed i miei colleghi in senato e cda faremo sentire la nostra voce.”

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