Il 19 maggio è stata approvata la riforma della disciplina dei reati ambientali che introduce cinque nuovi reati, grazie anche all’intervento del Movimento 5 Stelle e, specialmente, di Salvatore Micillo. Scrive sul suo blog: “Due anni esatti abbiamo impiegato, ma alla fine hanno vinto quelli che hanno a cuore l’ambiente, comitati e future generazioni”.

Forse è per questo che non ha digerito molto l’intervista al Comandante Regionale della Guardia Forestale Sergio Costa. Secondo lui, le norme sono buone, ma i tecnicismi lasciano perplessi: “Ci sono alcuni articoli della legge fatti bene, e penso innanzitutto al disastro ambientale, al ravvedimento operoso, all’impedimento del controllo. Altri sono scritti sufficientemente bene, come quello sulle prescrizioni. Altri articoli ancora, invece, sono arricchiti di tecnicismi scientifici prestati alla materia giuridica che lasciano un po’ perplessi.”

Sull’inquinamento ambientale, ad esempio, la legge si esprime così:

Il nuovo articolo 452-bis del codice penale punisce l’inquinamento ambientale con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 10.000 a 100.000 euro chiunque abusivamente cagioni una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili dello stato preesistente “delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo e del sottosuolo” o “di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.”

Sergio Costa continua:

Significativo” è concetto che si presta a diverse interpretazioni. E, quanto alla misurabilità, cosa accade se nello stesso terreno si verificano due reati ad opera di soggetti diversi? Come si misura il danno provocato dal primo e quello arrecato dal secondo? Dubbi che, verosimilmente, saranno risolti dalla Cassazione penale quando arriveranno lì i ricorsi relativi ai dibattimenti.

Dopo aver rilasciato questa intervista, però, Sergio Costa ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un testo per specificare che le sue critiche erano solo per una parte della legge, ma il resto della norma è robusto e servirà per migliorare il lavoro del Corpo Forestale. Salvatore Micillo ha postato questo testo sulla sua pagina, commentando così: “Sergio Costa. Comandante corpo forestale dello Stato… Uno che é abituato a sporcarsi le mani. Grazie comandante!”

Vittoria significativa per i Cinque Stelle.

Elena Morrone

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