Concretezza sembra essere la parola d’ordine che guida l’EX OPG occupato, uno spazio sito a Materdei e restituito alla comunità per qualsiasi tipo di attività che spazia dalla politica all’arte, allo sport. Ma non solo.
Ciò di cui si parla poco e male, e che viene pian piano portato alla distruzione dai poteri forti, la sanità pubblica, ha portato all’idea di costituire nello spazio occupato un ambulatorio popolare.
Le cifre spaventose davanti alle quali ci troviamo per la sanità, circa 15 miliardi di tagli entro il 2017, fanno smuovere le coscienze di pochi a vantaggio di molti.
L’ambulatorio popolare, attivo ogni lunedì pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00, sembra essere uno spiraglio di luce in un quadro sanitario pessimo, sia sul territorio campano che su quello nazionale. Diritti inalienabili, come quello alla salute e a delle cure degne di essere tali sono ciò che marchia di democrazia una nazione. Ma se ciò viene a mancare, se ticket costosi, file interminabili, ambienti ospedalieri degradati segnano la quotidianità, non resta altro da fare che rimboccarsi le maniche e rivendicare ciò che è nostro per diritto.
L’organizzazione dell’ambulatorio è degna di nota: la gente che si recherà presso la struttura non solo troverà uno sportello informativo, grazie al quale poter ricevere tutte le informazioni di cui si ha bisogno, ma anche medici che prontamente saranno disposti a prestare il loro servizio, in maniera gratuita, a favore della gente.
Questa sensibilità, che la struttura ha dimostrato di avere nei riguardi dello scottante argomento della sanità pubblica, ha bisogno di un sostegno che va oltre i semplici medicinali che ognuno di noi può donare per allargare la farmacia popolare e che potranno servire ad aiutare molte altre persone, un sostegno che parte dalla coscienza individuale che qualcosa non va nel nostro sistema. Una coscienza possibile solo grazie alla sentita partecipazione a ciò che va oltre le notizie che la televisione passa ogni sera.
Il settore pubblico, in tutte le sue funzioni, non può e non deve presentarsi come un optional. Qualcosa a cui fare affidamento come ultima spiaggia. La convinzione che ciò può dare ‘il privato’ sia inevitabilmente migliore di ciò che può offrirci un servizio pubblico non può essere la normalità.
L’ambulatorio popolare offre mille opportunità che, se accompagnate dall’appoggio della gente, che crede in un futuro migliore, forse può offrire anche qualcosa in più: fiducia che qualcosa possa cambiare, un giorno.
Alessandra Vardaro