Quando un cucciolo entra dentro la nostra vita, significa che si è affrontata una scelta di vita particolarmente significativa. Adottare un cane, del resto, vuol dire far entrare un nuovo membro all’interno della propria famiglia e, per questo motivo, risulta fondamentale fare attenzione nei confronti delle varie priorità che essi hanno, soprattutto in fase di crescita. È bene puntualizzare tutto questo siccome, molto spesso, purtroppo, le persone tendono a sottovalutare scelte del genere, pensando al cane come a un bambino o, ancora peggio, un giocattolo.

L’ingresso di un animale in casa è qualcosa di completamente diverso. I pet hanno comportamenti differenti in funzione di innumerevoli variabili. Per questa ragione non è sempre il caso di affidarsi all’istinto e, invece, rivolgersi a degli esperti per comprendere come crescere i propri cuccioli, o studiare i loro comportamenti per modificare i loro atteggiamenti in modo conseguente.

Per studiare il comportamento dei cuccioli è possibile affidarsi anche ad apparecchiature come le fototrappole, strumenti utilizzati in etologia e zoologia per osservare gli animali in ambiente naturale. Un sito che offre numerose info a riguardo è fototrappola.net, tra i più noti nel settore per la qualità degli approfondimenti e dei prodotti proposti.  Andiamo a scoprire, nelle prossime righe, tutto ciò che c’è da sapere per poter crescere il proprio cucciolo al meglio.

Educarlo nella socializzazione

Il carattere del cane adulto si sviluppa in maniera quasi totale durante l’infanzia. È per questo motivo che una delle primissime cose a cui occorre dare conto è la socializzazione. Il pet deve reagire agli stimoli esterni in maniera positiva, riuscendo a distinguere le situazioni di pericolo da quelle confortevoli. Nella fattispecie, la finestra temporale in cui il cane riesce ad immagazzinare le informazioni relative ai concetti sopracitati si chiude intorno ai 4 mesi. Durante il lasso di tempo che va dai 2 ai 5 mesi, dunque, è fondamentale insegnare al cucciolo a non avere timore di conoscere cose e persone.

Una socializzazione corretta avviene rendendo il cane partecipe, portandolo con sé nei posti più disparati, nei bar, nei centri commerciali e nei luoghi in cui ci sono persone, preferibilmente non troppe per non dargli un impatto eccessivamente brusco. La socializzazione, del resto, avviene in archi di tempo brevi, con il cucciolo che va gratificato ogni qualvolta esso si comporti in maniera positiva. È importante, poi, lasciare al cane il tempo per decomprimere, magari con delle passeggiate prive di troppi stimoli.

Costruire un rapporto

L’ingaggio è fondamentale per avere un buon rapporto col proprio pet. Si tratta della propensione del cane a guardare il padrone e prenderlo come riferimento, soprattutto nelle situazioni in cui ci sono stimoli molto interessanti. L’engagement si sviluppa, in questo senso, premiando il cane ogni qualvolta cerchi l’umano o risponde ad una richiesta di attenzione da parte sua. In questo modo, sin da cucciolo, l’animale saprà focalizzarsi sullo sguardo del padrone, instaurando un rapporto di maggiore fiducia, in grado di riflettersi sia nelle situazioni domestiche statiche che in circostanze più complesse.

Essere calmi, ma autoritari

Il cucciolo deve conoscere spazi e ambienti e, soprattutto, avere rispetto per tutto ciò che lo circonda. Si tratta delle basi dell’educazione, qualcosa che solo noi possiamo impartirgli, restando fermi sulle nostre decisioni, pur dimostrando calma e rilassatezza. La pacatezza del cane si sviluppa col tempo, ma l’unico modo per trarne i frutti è dimostrando, a propria volta, un atteggiamento bilanciato e positivo. In caso contrario, si potrebbe rischiare molto facilmente di incrinare il proprio rapporto col pet, rovinando qualsiasi sforzo ulteriore utile ad addestrarlo e a creare un rapporto sano.

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