Napoli – Continuano le iniziative e i movimenti contro i famigerati tagli alla sanità imposti dal Governo Renzi. Numerose sono infatti le manifestazioni di piazza da parte dei movimenti locali e dei comitati civici, che tentano di fare la voce grossa contro istituzioni che sembrano però ormai immerse in una placenta di sordità irreversibile. A dare voce a questo malcontento stavolta Francesco Emilio Borrelli, giornalista e Consigliere Regionale di Davvero Verdi che, intervenendo in sede del Consiglio regionale monotematico sulla sanità, afferma: “Far quadrare i conti della sanità, riportare il bilancio in parità non significa tagliare servizi e personale con la mannaia, senza tener conto degli interessi e delle esigenze dei pazienti e dei cittadini campani”. Le parole di Borrelli stridono molto con le politiche sanitarie del presidente Renzi e del ministro Lorenzin, i cui interventi hanno portato ad un taglio dei fondi sanitari di ben 17 miliardi (dal 2015 al 2017). Lo stesso premier, in uno dei suoi frequenti attacchi di incoerenza aveva detto, qualche giorno fa, che un paese che taglia i servizi essenziali è un paese senza futuro.

“I soldi necessari per rimettere i conti a posto vanno ricercati nei tanti sprechi che ci sono e vanno eliminati a cominciare dai posti di primario inutili e dagli stipendi di chi non fa il proprio dovere come è capitato al Ruggi d’Aragona” – continua Borrelli –  Non bisogna impoverire l’offerta sanitaria in Campania chiudendo ospedali e pronto soccorso, come si vuole fare a Procida e s’è fatto con la pediatria dell’Annunziata, ma razionalizzarla riducendo le spese inutili a cominciare dal numero improponibile di tagli cesarei su cui non c’è stato nessun intervento concreto. Ricordiamo sempre la profonda crisi dei nosocomi partenopei, che nel corso dei mesi hanno visto via via svilire la propria forza operativa. L’Ospedale San Paolo ha visto più che dimezzare la propria capienza di posti letto (da 300 a 120), il San Gennaro ha visto la chiusura del proprio pronto soccorso, l’Annunziata ha dovuto subire la chiusure del suo storico reparto di pediatria, il Cardarelli è ormai una trincea che da sola deve accogliere tutti gli indigenti che arrivano da ogni parte della Regione.

“Il commissario Polimeni deve tener conto delle indicazioni della politica e non può continuare a portare avanti il suo programma senza ascoltare le istanze dei cittadini e dei rappresentanti istituzionali a cui i cittadini stessi hanno affidato il compito di amministrare la Campania e, quindi, anche la sanità, altrimenti arriveremo allo scontro istituzionale” – conclude Borrelli –  “La gestione della sanità in Campania è difficile visto il commissariamento, ma non bisogna mai perdere di vista l’obiettivo principale: garantire un servizio sanitario efficace ed efficiente ai cittadini campani”.

Domenico Vitale

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