L’ospedale San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona – Scuola Medica Salernitana torna a far parlare di sé, questa volta non per l’assenteismo dei dipendenti ma per un intervento effettuato nel reparto di Gravidanza a rischio, per la prima volta al mondo.

San Giovanni BoscoLa paziente in questione è la signora Rosanna Colapetella di anni 43, di nazionalità italovenezuelana e residente a Salerno; fu ricoverata nel Reparto di “Gravidanza a rischio” alla 16° settimana di gestazione per fortissimi dolori addominali causati da un blocco intestinale ed urinario.
La paziente infatti, già dalla prima gravidanza era affetta da miomi uterini, dopo il parto cesareo fu sottoposta ad intervento di asportazione dei miomi; tale intervento le aveva provocato delle forti aderenze che durante la seconda gravidanza, a causa dell’aumento di volume dell’utero, le avevano procurato un blocco della funzione intestinale ed urinaria, mettendo a repentaglio la vita della gestante e del feto.

Fu eseguita una laparoscopia operativa dall’èquipe composta dal dr. Raffaele Petta, Mario Polichetti e Joseph Allegro, con sbrigliamento delle aderenze e riposizionamento dell’utero incarcerato. Dopo l’intervento, la gravidanza è proceduta in modo del tutto fisiologico,
infatti, il 3 agosto 2016, mediante taglio cesareo è stato espletato il parto, effettuato dal dr. Raffaele Petta con il dr. Mario Polichetti coadiuvati dall’Anestesista drssa Claudia Cipollaro, dall’Ostetrica Maria Mucci e dagli Infermieri di Sala Operatoria sig.ra Titti Pelosi e sig. Alfredo Rossi, coordinati dal sig. Luigi Giorgio.

Come ha affermato il dr. Raffaele Petta, Direttore del Reparto di “Gravidanza a rischio”: “Dalla revisione della Letteratura Medica sull’argomento ,effettuata con la collaborazione dei Colleghi della Facoltà di Medicina di Salerno, in casi come questi, nessun altro aveva mai operato lo sbrigliamento a gravidanza inoltrata, con la risoluzione dell’incarceramento uterino per via laparoscopica; spesso la gravidanza si interrompeva o veniva interrotta. Per questo motivo, pensando di essere,da quanto ci risulta, gli unici al mondo ad aver effettuato questo tipo di intervento, presenteremo questo caso al prossimo Convegno Mondiale di Ostetricia e Ginecologia

Nicoletta Crescenzo

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