Il 5 Giugno il circus della Formula Uno si sposterà in Canada per dar vita alla settima gara di questo campionato e mentre noi tifosi aspettiamo, possiamo già esprimere giudizi più maturi su alcuni team. Partiamo con la Mercedes. La casa di Stoccarda, come ben prevedibile, è sempre il team da battere. L’unica, ma non per questo insignificante, differenza  tra il 2015 e il 2014 consiste nella consapevolezza di una Mercedes forte ma non imbattibile. L’atteggiamento solipsista del team di Toto Wolff ha portato ad alcuni sbagli, pagati cari, durante il campionato in corso. In Malesia il rientro  ai box durante la safety car ha donato la gara a Vettel. A Montecarlo, Hamilton col rientro ai box, a soli dieci giri dalla conclusione e con safety car , ha perso la meritatissima prima posizione conquistata poi da Rosberg. Anche se, come possiamo costatare dai team radio è stato Hamilton a chiedere il rientro, questo non giustifica gli strateghi in grigio che dovevano tenerlo fuori.lewis-hamilton-mercedes-pit-stop-monaco-pits_3307923

Discorso completamente diverso è la Ferrari. Il cavallino rampante dell’era Marchionne è un team completamente diverso. E’ la seconda forza del mondiale e in tutte le gare, tranne che in Spagna, è stata dietro, a pochi secondi, dalle due Mercedes . Ottime le prestazioni di Vettel, carente solo in Spagna, che riesce sempre ad approfittare degli errori delle due frecce argentate. A Raikkonen tocca una ramanzina per le sue brutte qualifiche ma quello che non usa in qualifica lo usa in gara, competendo sul passo gara con il suo compagno di squadra. Se solo non dormisse in qualifica… La terza forza del mondiale è la Williams, che non si aspettava il netto miglioramento della Ferrari, trasformandosi da preda a cacciatore. Comunque il team di Sir. Frank ha disputato ottime gare tranne che a Montecarlo dove mancava tanto del carico aerodinamico richiesto dal circuito. Ancora un’incognita la McLaren-Honda che solo a Monaco è riuscita ad arrivare a punti. L’auto carente di motore, mostra tutti i sintomi presenti in un progetto molto giovane che aspetta solo un gtande step evolutivo per dimostrare il suo valore.  Il nuovo amore di Fernando Alonso prima di ritornare ai vertici dovrà farne di strada, sperando in un veloce ritorno tra i primi. Dolenti note per la Red Bull che sperava in un avvicinamento alla Mercedes. L’auto non è nata nel migliore dei modi, lentamente si comincia a raffinare ma ci vorranno tante altre gare. Inoltre il motore Renault non funziona come dovrebbe e unendolo ad una scarsa affidabilità ha permesso di conquistare solo 52 punti nella classifica costruttori. Mentre la Red Bull accusa colpi su tutti i fronti, la sua cugina minore, la Toro Rosso, è davvero un’ottima auto, limitata sempre dal motore, e con alla guida due ottimi rookie.

Sicuramente questo campionato si prospetta più interessante di quello precedente, molto più combattuto, ma come sempre a noi tifosi non resta che aspettare la prossima gara.

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Raffaele Russo

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