Radja Nainggolan, giocatore della Roma, centrocampista classe 1988, è uno dei calciatori che si sta mettendo più in evidenza nel nostro campionato: tecnica, velocità, interdizione, leadership, insomma il “Ninja” ha tutte le caratteristiche degne di un centrocampista moderno, in grado di abbinare quantità e qualità.

GLI INIZI – Nainggolan inizia la sua carriera in Belgio, prima nel Tubantia Borgerhout e poi nel Germinal Beerschot, ma l’agente Alessandro Beltrami lo nota, e il centrocampista si trasferisce in Italia nel 2005, più precisamente al Piacenza. Il ragazzo non è ancora pronto per la fisicità e i ritmi della serie cadetta, ed è per questo motivo che rimane a giocare 2 stagioni in Primavera, per poi entrare finalmente in prima squadra nella stagione 2008-2009. Nainggolan disputa un ottimo campionato, totalizzando 71 presenze e siglando 4 gol, dimostrando di meritare la Serie A, tanto è vero che il Cagliari lo acquista nel gennaio 2010. L’inizio non è facile, ma piano piano Radja ingrana la quarta, conquistando la sua titolarità in squadra: dopo varie stagioni positive, le voci di mercato su di lui diventano sempre più insistenti, visto che Juventus, Roma, Milan e Manchester City sono intenzionate ad acquistarlo. Alla fine la spunta la Roma, che lo compra dalla società sarda per una cifra complessiva di circa 9 milioni di euro.

LA SUA ESPLOSIONE – Nainggolan arriva a Roma nel gennaio 2014, e fin dai primi momenti si ha subito la sensazione che la società giallorossa abbia fatto un grande acquisto, infatti il belga diventa subito uno dei titolari della formazione romana, soprattutto nella stagione seguente a quella del suo arrivo, in cui diventa una pedina fondamentale per Rudi Garcia, tecnico della Roma in quell’annata. Nainggolan è importante nell’interdizione e nel “rubare” i palloni, insomma un centrocampista di rottura, ma la vera svolta arriva con Luciano Spalletti, che nel 2016 torna a Roma dopo l’esonero del tecnico francese: il toscano è un estimatore di Radja, ed è convinto che Nainggolan non sia solo un centrocampista di contenimento, ma un giocatore totale, che ha come dote i tempi inserimento in area di rigore. Sin dalla prima partita in casa contro il Verona, Spalletti mette il belga nella posizione di trequartista, e proprio lui segna il gol del vantaggio giallorosso. Questa mossa sarà decisiva per la carriera di Nainggolan, che nell’anno in corso è già arrivato a 9 reti, superando ampiamente le reti della stagione passata. La doppietta contro l’Inter al “Meazza” ha definitivamente consacrato un giocatore che ormai non sorprende più, e che è diventato uno dei più completi al mondo. La trasformazione di Luciano Spalletti quindi, è riuscita perfettamente.

Nainggolan
Nainggolan e sua sorela Riana

CURIOSITA’ – Nainggolan non è solo un grande giocatore, ma anche un personaggio molto particolare con una storia difficile alle spalle: nato da una madre belga e da un padre indonesiano, quest’ultimo abbandona la famiglia quando Radja è ancora  molto piccolo, e, come se non bastasse, la madre muore nel 2010, lasciando Nainggolan completamente da solo insieme alla sua sorella gemella Riana, che curiosamente gioca a calcio esattamente come lui. Come riporta la “Gazzetta dello Sport”, il calciatore della Roma ha oltre 50 tatuaggi, e molti di questi sono dedicati alla madre, e ha una cura maniacale per la sua cresta, visto che a casa sua è spesso ospite il parrucchiere, soprattutto quando passa dalla cresta invernale ai codini estivi. E’ sposato con Claudia, conosciuta a Cagliari, e ha 2 bambini: Aysha di 5 anni e Mailey di 7 mesi. A differenza di quanto possa sembrare, visto il suo andamento strepitoso in campo, Nainggolan non è proprio il prototipo del professionista perfetto: serate in discoteca, sigarette e qualche bicchiere di troppo, che ha causato vari problemi soprattutto con la Nazionale del Belgio. Spalletti invece, accetta questi suoi “limiti”, avendo capito che il centrocampista ha trovato il suo equilibrio, dimostrandosi un abile psicologo oltre che un ottimo allenatore. Alle critiche relative al suo stile di vita “non sano”, Nainggolan rispose cosi in un’intervista concessa al quotidiano “La Repubblica”: “L’errore sta negli occhi di chi giudica. Noi calciatori siamo anche persone che devono fare cose normali”. Insomma, Radja è davvero un giocatore unico nel suo genere, sia dentro che fuori al campo.

Salvatore Cantone

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