Il concetto di safety car è semplice, rallentare il gruppo di auto per permettere ai commissari di lavorare in pista con la dovuta sicurezza.  Ma l’introduzione della pace car nella Formula 1 avviene solo nel 1973. L’idea nacque da Herbert Linge, che nel 1972 fondò la DMSB-Staffel, il primissimo gruppo di soccorsi che a bordo di auto ad alte prestazioni erano pronti ad intervenire in caso d’incidente.

La prima apparizione dell’idea di Herbet Linge fu in Canada nel 1973. Pioveva, anzi diluviava. Ci fu un brutto incidente tra Jody Scheckter e François Cevert . Linge riuscì a convincere Mr. Ecclestone a far entrare la safety car, una Porche 914, che si pose davanti alle monoposto creando un trenino e permise ai commissari di pulire la pista dai detriti. Però la pace car creò molti casini poiché fece accodare le monoposto in ordine sbagliato dando ad alcuni piloti qualche giro di vantaggio e data la mancanza dell’attuale telemetria, i commissari dopo ben tre ore di conteggi, assegnarono la vittoria a Peter Revson, contestata ancora oggi da Fittipaldi.

Successivamente la safety car diventò sempre più frequente, e diverse case automobilistiche furono chiamate per interpretare questo ruolo. Per esempio nel 1981, 1982 e 1983 a Monaco furono utilizzate delle Lamborghini Cuntach, nel 1993 furono utilizzate delle Fiat Duna, poi delle Opel Vectra (1994) e delle Renault Clio versione Williams (1996).

safety car

Anche se la safety car ormai era diventata parte della Formula 1, ci furono molte lamentele da parte di team e piloti. Le auto non erano abbastanza potenti e veloci e questo causava il raffreddamento degli pneumatici e rendeva la ripartenza molto pericolosa. Basti pensare che alcune persone imputassero la morte di Senna, nel 1994 durante il Gran Premio di San Marino, agli pneumatici troppo freddi dopo il rientro della safety car.

Solo nel 1997 la FIA creò un accordo (che dura tutt’oggi) con la Mercedes che fornirà le proprie auto, versione modificata da AMG, come safety car, risolvendo definitivamente i problemi riscontrati dalle precedenti auto.

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Russo Raffaele

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