“Ci sono volute un migliaio di tempeste per estinguere il tocco della tua mano sulla mia pelle.. e cancellare il profumo della tua pelle dalle mie mani.”
Tony Sandoval intinge il suo pennello in una storia flebile e dalle mille sfumature, inconsistente e dai toni da acquerello. La graphic novel “Mille Tempeste” è quell’acqua che diluisce i colori della vita, che li mischia e plasma un adolescente dal corpo di una bambina.
Lisa è una ragazzina particolare, curiosa del mondo, ma aggrappata così tanto alla sua infanzia da desiderare di non dover crescere. Vive in un mondo magico, quello della fantasia, che inscena giocando ancora con le sue bambole e collezionando oggetti strani. È orfana di madre e, abbandonata dal padre, vive con il fratellastro e la madrina. Questo suo isolarsi dagli altri per vivere con se stessa e la sua immaginazione, l’ha portata ad avere tante inimicizie, ad essere esclusa dagli altri tanto da ottenere l’appellativo di strega.
La vita di Lisa cambierà quando attraverserà un varco verso un’altra dimensione. La sua mania di ricercare le cose più originali la spinge a prendere dei denti da un teschio, gesto che risveglierà l’anima di Ojdre, un demone che la inseguirà, costringendola a spostarsi da questo, all’altro mondo.
Si ritroverà davanti a nuove responsabilità, una realtà parallela fatta di mostri e strane creature, non più complessi o malvagi degli esseri umani.
Proprio qui Lisa si imbatte in una sua coetanea dai lunghi capelli neri. È una guerriera dall’aspetto fragile, ma dallo sguardo combattivo e fiero. È come se la ragazza si guardasse allo specchio, comprendesse i suoi punti di forza e quelli più deboli, ogni persona è frutto di una miriade di caratteristiche, ogni persona è speciale, in qualunque luogo e tempo essa abiti.
In molti punti della storia l’autore sembra velocizzare fin troppo l’andamento degli avvenimenti, lasciando parlare solo i suoi disegni, che come punti fermi fossilizzano e al contempo costruiscono ogni singola sequenza. Il destino di Lisa si intreccia tra mondo reale e irreale, ricamando lentamente una dolce vicenda d’amore, segno di quell’adolescenza che è alle porte e che non può essere frenata.
Sandoval riesce a costruire una storia su un triplice livello.
In primo piano c’è una forte introspezione psicologica che diventa pura spiegazione del contesto fantastico e di quello epico\eroico, in una storia rapida, che corre contro un tempo che non vorrebbe continuasse a scorrere.
Alessia Sicuro