I biglietti della Circumvesuviana diventano arte in miniatura: #trainticketart, i disegni di Anna

Nell’era degli interessi part-time, dove la creazione artistica diventa frivolo intrattenimento di corpi senz’anima, la ginestra o il fiore del deserto, che appare come una visione, conquista il cuore di coloro che hanno ceduto e si sono abbandonati al nulla che avevano a disposizione.
Nell’arida realtà sono ovunque i corpi che appassiscono e aspettano succeda qualcosa in grado di stravolgere la loro vita, oppure semplicemente il treno della Circumvesuviana che li porti da qualche parte. Di questa attesa Anna ha fatto tesoro, come di tutti i biglietti dell’EAV, piano favorito dai suoi disegni, fiori che nel momento giusto sono sbocciati e hanno colorato le giornate scure della giovane artista e della stessa Circumvesuviana.

Per fortuna Anna è stata coraggiosa, ha permesso ai suoi disegni di volare via dalle mura della sua stanza e guadagnare l’interesse e l’ammirazione di moltissime persone. È reticente nel definirsi un artista, ma i suoi piccoli capolavori parlano da sé e rivendicano tutti i diritti per autocertificarsi come opere d’arte in miniatura, realizzate in quel piccolo spazio che un biglietto della Circumvesuviana fornisce. Soffermarsi troppo sulla forma talvolta può denunciare un’analisi superficiale di un certo elemento, nel binomio sostanza-forma le menti più illustri danno tutti i meriti alla prima e la seconda viene sempre un po’ accantonata, ma la verità è che ogni cosa fa la sua parte, soprattutto nella creazione artistica, e di questo Anna è abbastanza sicura e anche i suoi disegni.

Biglietti della Circumvesuviana diventano arte con i disegni di Anna #trainticketart

Il biglietto è una cosa che fondamentalmente hai sempre in tasca, è più pratico di un block notes o di un foglio perché è piccolo, lo puoi mettere nella cover del cellulare oppure nel portafogli , il foglio lo devi piegare, il block notes si rovina. Anche a livello tecnico è molto più malleabile come materiale perché essendo un cartoncino è molto resistente e quindi anche per disegni che sono fatti col pastello acquarellabile il cartoncino regge”.

Cominciando l’università da studentessa pendolare, i biglietti della Circumvesuviana sulla scrivania di Anna si sono accumulati sempre più, reclamando come proprio un piccolo quadratino di spazio della sua scrivania tra i vari libri. Proprio durante un pomeriggio di studio un po’ grigio, guidata dallo spirito della creatività, comincia a disegnare su quel piccolo cartoncino e, soddisfatta del risultato, ha continuato a farlo, motivata anche dal suo inner circle di amici che hanno apprezzato fin da subito e l’hanno incoraggiata.
I protagonisti dei suoi disegni vertono dal totalmente casuale a elementi carichi di un significato profondo, un correlativo oggettivo delle emozioni che lei sente in quel momento. I personaggi Disney sono quelli privilegiati, con lo spirito di bambina mai cresciuta: disegnandoli Anna rievoca fantasie e ricordi della sua infanzia, un escape from reality quando il mondo dei grandi si fa più difficile da gestire. Questi personaggi però sono gli amici d’infanzia di tutti noi che, cresciuti con loro, li guardiamo sempre con un certo affetto e ci riconosciamo come in qualche modo legati gli uni agli altri attraverso le loro storie. Non è un azzardo dunque dire che lo scopo segreto è anche questo: creare legami partendo da un terreno comune e l’arte poi si occupa del resto.

Biglietti della Circumvesuviana diventano arte con i disegni di Anna #trainticketart

Anna crede nel valore supremo dell’Arte, da sempre è il suo porto sicuro durante la tempesta e il Drago a 3 biglietti ne è la prova. Quello che distingue gli artisti è la loro capacità di trasferire il loro sentire nella creazione artistica, e in un momento di particolare angoscia Anna ha dato forma al mostro che premeva insistentemente sul suo petto e si è sentita subito sollevata: disegnare è sempre stato terapeutico per lei.

Dopo essere stati pubblicati su Instagram quasi per gioco, i suoi piccoli capolavori hanno praticamente conquistato il web e il cuore di tutti coloro che hanno avuto il piacere e la fortuna di ammirarli. Successivamente Anna ha poi creato la pagina pagina Pieces of heart dove è possibile dare un’occhiata ai suoi straordinari lavori. Da disegni inizialmente riservati solo alla sua cerchia più stretta di amici, l’artista napoletana apre in questo modo la sua arte così particolare e innovativa a un pubblico più ampio, che ha modo così conoscerla e apprezzarla. Il presidente della Circumvesuviana, Umberto De Gregorio, particolarmente colpito da quello che degli ordinari e poco colorati biglietti sono diventati, non ha resistito e ha deciso di organizzare una mostra per esporre i lavori a tutti gli utenti della Circumvesuviana e renderli consapevoli di questa piacevole scoperta.
Con originalità come parola d’ordine indiscussa, sarà sicuramente un evento da non perdere: i responsabili infatti hanno pensato di recuperare un treno storico della Circumvesuviana e sistemare i biglietti al suo interno. L’evento era programmato per il 25 febbraio, ma il presidente dell’EAV ha deciso di rimandare la mostra ad un momento più sereno a causa del clima teso dovuto all’allarme Coronavirus in Italia.

Grazie a questo nuova ondata di positività la Circumvesuviana, troppo spesso conosciuta solo per i disagi a essa associati, ha la possibilità di caricarsi di una nuova forza, la prova inconfutabile che qualsiasi terreno è fertile per permettere ai primi germogli di quella che è la vera bellezza di nascere, anche e soprattutto in un contesto che all’apparenza appare arido e privo di vita.

Giuseppina Pirozzi

Giuseppina Pirozzi
Se potessi, scriverei per sempre senza fermarmi neanche un istante. Ogni momento è perduto nel fluire continuo e incessante dell’esistenza, se non è cristallizzato dall’inchiostro alleato sul quel foglio innocente che accoglie le speranze e i sogni mancati, ed io forse ho perso un bel po’ di cose da quando son nata, ma la penna è la mia spada e il foglio è il mio scudo, insieme le mie battaglie le abbiam vinte tutte. Mi chiamo Giusy e ho 21 anni, amo la letteratura, la poesia, la primavera e i sorrisi degli sconosciuti che ti colorano le giornate un po’ grigie.

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