Nel centro storico di Napoli in vico S. Geronimo dove sorge la sede dell’Arcigay è stato compiuto nei confronti della comunità LGBT un ennesimo atto di intolleranza e discriminazione.

A denunciarlo è lo stesso presidente dell’Arcygay di Napoli, Antonello Sannino, attraverso un post sul noto social network Facebook: “Sono chiuso in sede Arcygay Napoli, preoccupato e spaventato: all’ingresso in sede,in un vicoletto con pochissima illuminazione, un gruppo di una quindicina di ragazzini, il più grande non oltre i 15 anni, muniti di cacciavite e mazze, hanno iniziato a insultarmi, ovviamente non vi ripeto i noti epiteti, e a insultare la sede dell’Arcigay (molti sono del quartiere).”

Preoccupato, non solo per se stesso ma anche per gli altri volontari, il presidente dell’Arcygay continua: “Sono riuscito ad entrare e a chiudermi in sede, mentre i ragazzi si sono allontanati perché hanno avuto la sensazione che ci fosse la polizia. Per fortuna, per adesso, nulla di grave, ma come poteva finire con un volontario del gruppo giovani ? come poteva finire se non si fossero allontanati?”

Non è il primo atto di discriminazione compiuto contro quest’associazione come sottolinea Antonello Sannino:“E’ l’ennesimo atto di violenza, più volte denunciati, che subiamo nei pressi della sede. Intervengano le autorità prima che succeda di peggio. Noi da qui non ce ne andremo mai!

Antonello Sannino
Antonello Sannino

Sono stati numerosi i messaggi di solidarietà nei confronti del presidente dell’Arcygay, che al termine della storia rassicura su Facebook: “Sto bene, ho il cellulare mezzo scarico. La polizia è subito intervenuta. Grazie a tutte e a tutti per la solidarietà e la vicinanza. Siamo qui e resistiamo, anche all’inciviltà, ma soprattutto ora alzeremo la voce con tutti, non aspettiamo il fatto gravissimo, siamo stanchi, stanchissimi. Chiederemo l’aiuto di tutti, della Napoli civile e stanca di subire inetta.”

Andrea Chiara Petrone

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