regina Giovanna l d'Angiò
Giovanna I e Luigi di Taranto (wikipedia.org)

Contessa di Provenza e di Forcalquier, principessa d’Acaia, regina titolare di Gerusalemme e di Sicilia, ma soprattutto per diritto ereditario sovrana di Napoli: tutto questo fu Giovanna l d’Angiò nel suo lungo regno sulla città campana che iniziò alla tenera età di 16 anni (nel 1343) e terminò brutalmente con il suo assassinio nel 1381.

Giovanna I: da regina di Napoli a regina di cuori

Non si può certo dire che Giovanna l abbia avuto vita facile: sempre a doversi guardare le spalle dato l’ambito trono che ella occupava, ma allo stesso tempo era amata e sostenuta da innumerevoli alleati.

Già il suo primo marito le provocò problemi sia nel privato sia nella sua vita pubblica. Ma andiamo con ordine: all’età di 6 anni, Giovanna l d’Angiò venne data in moglie al cugino Andrea d’Angiò, a sua volta cugino del re di Ungheria Luigi I. Tuttavia, grazie al supporto di Papa Clemente VI e al suo carattere forte e testardo, la futura regina di Napoli riuscì a far modificare il testamento del precedente re di Napoli Roberto che vedeva sul trono, con il titolo di re e regina di Napoli Andrea e Giovanna. Secondo le nuove disposizioni di Giovanna, soltanto lei venne incoronata regina di Napoli nel 1343 a Roma, mentre il marito rimase duca di Calabria.

Una vita tra guerre e complotti

Questo gesto venne interpretato come un‘offesa dallo stesso Andrea e dai suoi tanti sostenitori tra cui il sopracitato re d’Ungheria. Quest’ultimo infatti, dopo l’assassinio nel 1345 di suo cugino, con buona probabilità da parte della stessa regina, non esitò a invadere il regno. Mentre quindi il sovrano ungherese era impegnato a tessere alleanze contro Giovanna l d’Angiò, ella convolò in seconde nozze con l’amato Luigi di Taranto il quale la raggiunse nel 1348 ad Avignone, dove la moglie si era rifugiata per scappare dall’invasore.

regina Giovanna I d'Angiò
Luigi I d’Ungheria detto Il Grande. (wikipedia.org)

Tuttavia, a liberare la città dal sovrano ungherese e riportare Giovanna sul suo legittimo trono, accorse una storica nemica dell’intera umanità: la peste nera. Così Luigi decise di lasciare la città al suo destino e questo favorì chiaramente il rientro in patria di Giovanna l d’Angiò che, insieme a Luigi di Taranto, venne incoronata nuovamente nel 1352 sovrana di Napoli. A questo evento seguirono conquiste, successi e dieci anni di tranquillità per la città di Napoli.

Se però la regina in fatto di conquiste continuava a collezionare vittorie, non si può dire lo stesso per la sua vita privata. Dopo la morte di Luigi di Taranto, avvenuta nel 1362, Giovanna I si risposò altre due volte, prima con il re titolare di Maiorca Giacomo IV e poi con Ottone IV di Brunswick. Entrambi non assunsero mai il titolo di re di Napoli.

La caduta della regina Giovanna I

Purtroppo però, i dieci anni di pace passarono in fretta. L’unico figlio di Giovanna morì prematuramente e la regina si trovò costretta a nominare suo erede suo cugino Carlo di Durazzo. Tuttavia, a causa del cosiddetto Scisma d’occidente i due nobili si trovarono ad appoggiare una l’antipapa di Avignone Clemente VII e l’altro papa Urbano VI il quale dichiarò Giovanna l eretica e riuscì a deporla dal trono di Napoli proclamandone sovrano nel 1380 Carlo di Durazzo.

Con l’invasione da parte di quest’ultimo della città di Napoli, la regina venne fatta prigioniera, portata nel Castello del Parco di Nocera Inferiore e successivamente nella fortezza di Muro Lucano. Qui Giovanna l venne raggiunta nel 1381 dai sicari del nuovo sovrano di Napoli e venne uccisa per eliminare ogni possibile ostacolo alle trame del cugino usurpatore.

Non si conosce con certezza il luogo di sepoltura della regina. La sovrana potrebbe essere sepolta, stando a quanto narrano le cronache o nella chiesa di Santa Chiara a Napoli o nella chiesa di San Francesco d’Assisi a Monte Sant’Angelo.

Letteratura

Anche se non famosa come la regina Vittoria del Regno Unito o la zarina Caterina di Russia, la storia di Giovanna l d’Angiò ha tuttavia colpito alcuni importanti autori che hanno scritto di lei. Si tratta qui di:

Alessandro Dumas padre che le ha dedicato un racconto dal titolo Giovanna di Napoli, contenuto nella raccolta Delitti celebri.

Thomas Fuller che ne parla in un capitolo in The Holy State and The Profane State.

Laszlo Passuth che ne parla nel suo Napolyi Johanna (tradotto in italiano con il titolo La rosa d’oro).

regina Giovanna I d'Angiò
Napolyi Jokhanna di Lazslo Passuth. (moly.hu)

Cristina Barbero

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.