Le radici di Vivienne sono nella musica e da lì è ripartita, trovando la forza per costruire un nuovo percorso fatto di note e suoni. Il suo brano “La dedico a te” parla della sua storia.

In questo periodo stai promuovendo “La dedico a te”. Un brano che dedichi alla musica e che descrive anche in parte la tua vita, in featuring con Low John. 
«È un brano autobiografico che ho scritto omaggiando l’amore che ho per la musica. Dopo un po’ di fermo nella mia vita artistica, ho ripreso nuovamente l’attività e questo è stato il primo tema che ha ispirato il mio ritorno. Si tratta di un grande amore per la musica, che caratterizza tutta la mia vita. Fin dai primi anni di vita ho fatto musica. Autobiografico è anche il videoclip: il racconto di questa bambina che fin da piccola suona il pianoforte, guidata dal papà, anche lui artista e compositore; crescendo, poi, continua sempre a mettere la musica al primo posto. La figura del papà resta sempre molto presente all’interno del video. Il tutto, fino ad arrivare alla Vivienne di oggi che continua a provare questo grande amore a cui non può rinunciare.»

Vivienne musicaIl nuovo EP è “L’Impossibile”. Cosa ha significato per te tornare ad incidere?
«Questi due brani provengono da una produzione a sé stante. Il mio obiettivo era realizzare un brano semplice, radiofonico, da primo ascolto. Collaboro con un giovane talento come LowJohn nel brano “Lo dedico a te”. Il tema è fresco. L’EP si intitola “L’impossibile” e prende il suo nome da uno dei due brani contenuti al suo interno. Questo brano è molto attuale. Parlo della quotidianità e della difficoltà di esprimere dei sentimenti, compresa anche l’invidia. Io, invece, affronto qualsiasi problema trasformando in positivo anche la negatività.»

Sebbene tu sia autrice di entrambi i brani, si riscontrano sonorità diverse.
«”La dedico a te” è un pezzo pop che potrebbe essere un tormentone. Riprende la mia anima black, un po’ di funky, ma quanto basta per essere radiofonico. “L’Impossibile”, invece, è un brano molto più pop. Qui mi sono ispirata a Amy Whinehouse.»

Cosa ti ha spinta a trasferirti in Francia e ad aprire la VVN Records?

«La casa discografica ha sede a Roma, mentre la mia vita privata mi ha portata a trasferirmi in Francia per casa. Durante un viaggio ho scoperto questo posto meraviglioso e ho deciso di spostarmi in Costa Azzurra. Con la mia famiglia abbiamo deciso di creare un nostro mondo in Francia. Anche lì ho i miei canali e produco musica. La considero la mia seconda terra attualmente.»

Progetti Futuri

Vivienne vorrebbe avviare un progetto di gruppo per tutti gli artisti che, ad oggi, collaborano con la VVN Records. Proprio in questo periodo la maggior parte degli artisti stanno promuovendo nuovi album: Marta con “Caduta Libera”, Low John con “Cenerentola”, ecc.. Una tournée simile potrebbe dare la possibilità a tutti di farsi conoscere e di farsi ascoltare non soltanto in Italia, ma anche in Francia e in Svizzera.

Sara C. Santoriello

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