Come ogni anno, la città di Salerno si prepara ad accogliere numerosi visitatori che giungono da ogni parte d’Italia per godersi il suggestivo spettacolo di colori e sbrilluccichii che le Luci d’artista riescono a regalare.

L’inaugurazione si terrà la prima settimana di Novembre, presso il Teatro Verdi, nel ribattezzato Giardino Incantato. A riaccendersi ancor prima delle Luci, però, è stata la polemica di cittadini e politici, anch’essa immancabile e imprescindibile elemento che accompagna di anno in anno le festività natalizie.

Quest’anno sono stati spesi circa 4 milioni e 300 mila euro, denaro proveniente dalle casse della Regione Campania, e contenuti all’interno di un programma detto POC, Piano Operativo Complementare per i Beni e le Attività Culturali del territorio. I fondi erano destinati a circa 9 luoghi turistici del territorio campano, in particolare della provincia salernitana, e avevano lo scopo di valorizzarne il valore storico, artistico e culturale. Pare invece che l’intera somma messa a disposizione sia stata quasi esclusivamente spesa per le Luci d’artista. Basti pensare che lo scorso anno erano stati investiti nell’opera circa 2,5 milioni di euro, ovvero quasi la metà del denaro. 03112012_luci-d-artista-salerno_011

La denuncia è partita dal Movimento 5 Stelle, in modo particolare dal consigliere regionale Gennaro Saiello, in completo accordo con le lamentele del consigliere Alberico Gambino, di Fratelli d’Italia, il quale alcuni giorni fa aveva fatto notare agli esimi colleghi che una parte dei soldi dedicati alle Luci d’artista erano stati sottratti all’Agro Nocerino, a scapito di una serie di opere urbane mai realizzate e lasciate in sospeso.

Saiello e Gambino, supportati da molti sindaci della zona, avevano chiesto spiegazioni al Vice-presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, portavoce e braccio destro di Vincenzo De Luca. Egli, però, non ha fornito alcuna risposta e ha ignorato la questione.

“Sarebbe stato più sensato inserire nell’itinerario delle Luci d’artista di Salerno anche i comuni limitrofi, invece si è scelto di destinare importanti risorse del POC per dare ossigeno al bilancio di un singolo comune, risolvendo qualche problema all’assessorato competente”.

Conclude così Gennaro Saiello, il quale sembra proprio non essere l’unico a pensarla in tal modo a proposito di una questione che, come sempre, vede la popolazione e i politici campani divisi a metà.

Maria Iemmino Pellegrino 

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