Le elezioni politiche del quattro marzo sono dietro l’angolo. A poco più di 10 giorni dalla presentazione delle liste elettorali della Campania, abbiamo intervistato Dea Squillante: la candidata di Liberi e Uguali all’uninominale del collegio di Scafati (quindi dell’Agro Nocerino Sarnese) e al plurinominale.

Con un’esperienza di molti anni nell’associazionismo e nei partiti di Sinistra, un dottorato di ricerca in Diritto ambientale, tributario e finanziario conseguito presso l’Università di Napoli “Federico II“, Dea Squillante con queste elezioni arriva alla candidatura che la potrebbe portare in Parlamento. L’abbiamo intervistata.

Liberi e UgualiLa sua esperienza e questa possibilità al Parlamento, nascono dal suo partito d’appartenenza (Sinistra Italiana). Crede che questo progetto elettorale riuscirà a collaborare anche dopo le elezioni, e come?

«Liberi e Uguali nasce dal proposito comune di Sinistra Italiana e Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista (Mdp) di creare un soggetto politico che sia l’alternativa a quello che sono il centro sinistra e il centro destra che hanno deluso i cittadini; così come l’alternativa al M5S, i quali esponenti si propongono come riformatori e rivoluzionari, ma che, secondo me, sono vaqui nei programmi e nella concretezza di quello che deve essere un programma elettorale. Sicuramente, dal 5 marzo continueremo insieme a portare avanti i punti che ci hanno legato perché il cartello elettorale ha la volontà di essere un’alternativa ma ha anche la volontà di ridare dignità al lavoro, di portare pensioni decorose, di un’istruzione pubblica con un accesso per tutti, di una giustizia sociale che passi anche attraverso la fiscalità, un’uguaglianza e una tutela dei diritti del lavoro, delle donne, applicate naturalmente al territorio. Tutti noi candidati di Liberi e Uguali portiamo avanti quelli che sono i nostri obiettivi dopo il cinque marzo: di continuare a camminare con questo simbolo, con questo partito, per contrapporci a tutto quello che ci sarà dopo le elezioni».

Dall’assessorato al Parlamento. Come porterà avanti le battaglie che i suoi elettori le delegheranno? Cosa cambierà?

«Innanzitutto, grazie per questo augurio di andare a rappresentare il mio territorio e quindi i cittadini dell’Agro in Parlamento. Le battaglie che condurrò saranno esattamente quelle che ho sempre condotto, con fermezza, trasparenza, semplicità, senza spostarmi da quelli che sono i punti fermi della consapevolezza della mia formazione di individuo dal punto di vista politico. Ho sempre combattuto per battaglie che riguardavano i diritti fondamentali, sono sempre stata dalla parte di quelle persone che non hanno potuto avere una voce perché non ne hanno avuti gli strumenti. Quindi, il mio percorso si è formato sia nella politica venendo da un partito come Rifondazione comunista, passando poi per Sinistra Ecologia e Libertà e approdando poi a Sinistra Italiana. Ma viene anche dall’associazionismo, e questo è stato un grande insegnamento per me perché mi ha permesso di imparare sul campo e quindi di passare del tempo con le persone, i giovani, gli anziani. Inoltre, durante la mia giovinezza, ho fatto molti anni di volontariato presso gli ospedali e questo mi è servito ad imparare un altro aspetto: essere al servizio delle persone. Anche il fatto di essere stati in grado di costituire un’associazione come “Il cantiere dell’alternativa” ha costituito grande felicità, la felicità di vedere che l’associazione ha continuato a camminare con le sue gambe e che ha inventato qualche anno fa il “Sarno Film Festival”, patrocinato dalla Film commission della Regione Campania, il soggetto che promuove il territorio attraverso il cinema. Avere questo tipo di riconoscimento è importante perché significa che le tue idee culturali, dell’istruzione, politiche e sociali combaciano con le idee di tante altre persone, quelle accanto a te, che devono essere necessariamente tutelate e che sono quelle da rappresentare, nel mio caso. Non si possono raccontare delle storie agli elettori soltanto per farsi eleggere, non si può cavalcare la rabbia della povertà, della disperazione, degli ultimi soltanto per guadagnare un voto. Il voto va guadagnato sulla capacità di saper spiegare a tutti, anche ai meno abbienti, quello che si vuole realizzare, come lo si vuole realizzare e poi realizzarlo davvero in caso di vittoria, senza cambiare le carte in tavola».

Liberi e UgualiParlaci di un punto del programma che le è più a cuore, e dei punti che ritiene più importanti per il suo territorio.

«Non c’è un solo punto che mi sta più a cuore. Quanto meno, ce n’è una rosa. Innanzitutto, quello che riguarda la materia del lavoro, quindi l’abolizione del jobs act; gli aspetti legati all’ambiente, alla salute, all’agricoltura e alla giusta e sana alimentazione, un punto sicuramente legato alla mia terra, l’Agro. Quest’ultimo, infatti, è conosciuto proprio per tutto quello che riguarda l’agricoltura, e particolari coltivazioni, come il Pomodoro San Marzano D.O.P., il cipollotto e altre tipologie di prodotti agricoli che devono essere seguiti sia da un punto di vista di agricoltura sostenibile, sia tenendo in conto il fatto che sono prodotti che godono di una certificazione e che quindi devono essere tutelati. Il San Marzano, gode di questa certificazione soltanto nell’aspetto della sua trasformazione. Ma la battaglia deve essere anche quella di portare la certificazione sul prodotto fresco, ad esempio, perché è anche quello che ha determinate caratteristiche organolettiche e che sono tali solo perché quel pomodoro cresce nei cinquantuno comuni del consorzio del San Marzano. Il fiume Sarno è un altro aspetto da affrontare, in quanto a Sarno nasce limpido e pulito e poi, a poche centinaia di metri dalle sorgenti, inizia ad inquinarsi. Grazie alla mia formazione, mi interessano molto gli aspetti finanziari perché posso dare in questo ambito un apporto che non è soltanto di passione e di portavoce del popolo, ma un apporto tecnico. Per questo, cercherò di spiegare alle persone nei miei interventi, quelle che sono le differenze nei vari programmi dal punto di vista del piano fiscale. Dobbiamo raggiungere una giustizia dal punto di vista del fisco che deve essere equa e progressiva, così come già prevede la Costituzione all’articolo 53. Dobbiamo cercare di rendere la progressività prevista dai padri costituenti ancora più equa, abbassando le aliquote dei primi scaglioni. Per quanto riguarda la scuola, bisognerà abolire la 107: di Buona Scuola c’è solo lo slogan. Un decreto che ha creato problemi a tutti, anche agli insegnanti: nel nostro territorio, con un’altissima dispersione scolastica, c’è bisogno di investire per cercare di salvare alcune tipologie di ragazzi; e dall’altro lato, bisogna investire su quella che è la formazione degli insegnanti, sull’approfondimento di alcune materie che vanno al di là di quelle base. Bisogna investire sui ragazzi, occupare le ore anche non prettamente scolastiche, per non farli andare incontro ad altre problematiche che aumentano la criminalità, le baby gang. I giovani uomini non nascono violenti di per sé: la violenza viene da una rabbia sociale che sfocia nel disinteresse in quelli che sono i valori insegnati, perseguiti, perché molti di questi ragazzi non hanno punti di riferimento. Gli insegnanti, a loro volta, devono essere tutelati di più: non possono essere valutati sull’unica discriminante del programma, in quanto tutti gli insegnanti hanno di fronte delle situazioni diverse. Il turismo sostenibile è un altro grande tema che nell’Agro può essere sicuramente uno degli obiettivi da raggiungere, ma anche tutti gli aspetti che riguardano i liberi professionisti, le donne lavoratrici. Queste sono tutte battaglie che dobbiamo portare avanti per migliorare noi stessi, la società in cui viviamo, per aiutare le persone che non ce la possono fare da sole. Se riuscirò ad essere eletta e a fare questo percorso in Liberi e Uguali, ma anche se non riuscirò ad essere eletta, porterò avanti le battaglie che ho sempre fatto perché bisogna farsi sentire in tutti i modi. Non se ne può più: io devo costruire per i bambini come mio figlio, ma anche per tutte le persone che mi sono accanto e che non conosco, devo riuscire a creare, per loro, almeno le basi di una dignità sociale, di un’uguaglianza sostanziale e formale. Liberi e Uguali mi ha dato la possibilità di poter rappresentare tutto questo, ne sono lusingata, ma se anche non riuscirò a farlo, lo farò lo stesso insieme a chi riuscirà ad essere eletto. Farò di tutto per portare il mio Agro sui tavoli importanti, rappresentando la provincia di Salerno tutta. Se non dovesse essere così, lo farò ugualmente portando ai compagni eletti le istanze della mia terra e dei cittadini».

Convinca gli elettori a votare per voi.

«Liberi e Uguali è sicuramente l’alternativa a un centro sinistra deludente, a un centro destra che non può assolutamente difendere gli interessi di tutti ma che difende soltanto gli interessi di pochissimi. E’ uno schieramento che può difendere le necessità dei più deboli, dare voce ai lavoratori, ai cervelli che sono fuggiti all’estero, a tutti coloro che devono farsi ascoltare per raggiungere quella dignità che gli è garantita dalla Costituzione e dalla Dichiarazione dei diritti universali. Il quattro marzo si vota, votiamo le idee migliori delle persone credibili che sono state presentate da Liberi e Uguali, che ha fatto la scelta di presentare persone del territorio proprio per raccogliere direttamente quante più istanze possibili da voi che vorrete sostenerci».

Per la possibilità di conoscerla di persona, Dea Squillante aprirà la sua campagna elettorale oggi alle ore 18:00 presso il Fabric Social Club (in Via Fabricatore) di Sarno. Insieme a lei saranno presenti anche tutti gli altri candidati della lista Liberi e Uguali per la provincia di Salerno.

Federica Ruggiero

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