Domenica 12 Aprile si correrà sul circuito di Shangai. Questo tracciato, così come tanti altri presenti nel calendario di Formula 1, è stato disegnato da Hermann Tilke. La sua forma ricorda il carattere cinese 上 (shàng) presente nel nome Shangai (上海).
Il circuito presenta un asfalto mediamente abrasivo ed è composto da un mix di curve veloci e lente, e una delle caratteristiche principali è il rettilineo lungo ben 1,3 km, dove la valvola farfalla resta aperta per circa 20 secondi ed è possibile sfiorare i 340 km/h. Il tracciato è un banco di prova per gli pneumatici, in particolar modo per l’anteriore sinistra che è messa sotto sforzo nelle curve 1, 2 e 3, una serie di curve che si avvitano su se stesse dopo il rettilineo dei box. Inoltre per le temperature basse, gli pneumatici sono soggetti all’effetto graining. Questo fenomeno nasce quando la copertura, messa da subito sotto sforzo, non ha raggiunto ancora la temperatura ideale e scivola poiché non riesce a creare il grip richiesto. Questo comporta la creazione di grumi sul battistrada che si staccano lasciando piccoli crateri sullo pneumatico.
La Cina richiede una configurazione aerodinamica più scarica a differenza della Malesia, per non perdere velocità nel lungo rettilineo, ma bisogna anche aver una buona dose di downforce per il settore guidato.
La Cina Rossa
Il tracciato cinese fu costruito nel 2003 e inaugurato nel 2004. La Ferrari conta 4 vittorie su 11 edizioni, mentre Lewis Hamilton è il pilota, che con ben tre podi, ha il numero maggiore di vittorie. Ma vediamo nel dettaglio l’albo d’oro di questo circuito:
Anno | Pilota | Scuderia |
2004 | Rubens Barrichello | Ferrari |
2005 | Fernando Alonso | Renault |
2006 | Michael Schumacher | Ferrari |
2007 | Kimi Raikkonen | Ferrari |
2008 | Lewis Hamilton | McLaren |
2009 | Sebastian Vettel | Red Bull |
2010 | Jenson Button | McLaren |
2011 | Lewis Hamilton | McLaren |
2012 | Nico Rosberg | Mercedes |
2013 | Fernando Alonso | Ferrari |
2014 | Lewis Hamilton | Mercedes |
Diamo anche una veloce occhiata a vari gran premi, ripercorrendo i momenti più belli:
- Il 2006 fu la 91ima e ultima vittoria del Kaiser con la Ferrari. Schumacher partì sesto, mentre la prima fila era dominata delle Renault di Alonso e Fisichella. La gara fu un mix di bagnato, umido e asciutto e il Kaiser correndo col coltello tra i denti riuscì ad ottenere la vittoria, seguito dal pilota delle Asturie che superò Fisichella per ordine di scuderia, e a portarsi a parità di punti con lo spagnolo. Purtroppo il tedesco perse la rincorsa al titolo in Giappone quando al 17° giro il motore Ferrari si fermò.
- Nel 2007 la Cina si ricolorò di rosso con la vittoria di Raikkonen, e grazie all’uscita di scena di Hamilton, Kimi riuscì a riaccordarsi ad Alonso e al pilota inglese della McLaren alla rincorsa al titolo, che fu conquistato dal finnico in Brasile con un solo punto di differenza dai due piloti della scuderia di Woking.
- Nel 2009 invece Sebastian Vettel, sul bagnato, riuscì a conquistare la prima pole e la prima vittoria della Red Bull, che negli anni successivi gli regalerà ben 4 titoli mondiali consecutivi.
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Raffaele Russo