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Giovanni Tizzano

Giovanni Tizzano è stato un’artista napoletano del ‘900, nato e vissuto nella città partenopea.

Ancora ampiamente sconosciuto e al quale è dedicata un’interessante mostra , inaugurata lo scorso 2 aprile presso il Complesso di San Domenico Maggiore a Napoli. La mostra, dal titolo “anteprima del Novecento si inserisce sulla scia del recupero della memoria scultorea napoletana di fine ‘800 e inizio ‘900. Recupero iniziato, dunque, con l’altra più grande e innovativa mostra: “Il Bello o il Vero“, in corso da ottobre 2014; entrambe saranno visitabili sino al prossimo 31 maggio, presso San Domenico. Curatrice anche di questo evento è Isabella Valente, docente dell’Università di Napoli Federico II.

L‘ottocento napoletano è il percorso di esposizione promosso da Databenc (Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali), con il patrocinio dell’assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Napoli.  Il percorso espositivo fa parte del calendario di eventi, che condurrà alla riscoperta del valore e del contesto innovativo della  Napoli scultorea di fine Ottocento e inizio Novecento, un percorso all’avanguardia nel settore artistico-scultoreo. Dunque, un’opportunità per Napoli e la Campania di proporsi, in occasione dell’ Expo 2015,  con una prestigiosa offerta culturale e turistica, che si avvale dell’utilizzo delle  più moderne tecnologie.

Conosciamo meglio Giovanni Tizzano: Un’artista affascinate ma misconosciuto, che ci ha lasciato in eredità un importante corpus di opere scultoree, divise tra gli eredi e i depositi di Castel Sant’Elmo, e per la maggior parte inedite. Nell’età adolescenziale lavorò come fonditore  per la Fonderia Chiurazzi, esperienza vitale e bagaglio di conoscenze per il suo percorso artistico. Ebbe due mentori nella vita,  Claude Matthley a cui dedicò anche un’opera e Paolo Ricci, Giovanni Tizzanogiornalista e conoscitore d’arte. Espose in mostre di elevato spessore come la XIV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, l’Internazionale d’Arte di Barcellona e la Mostra di Arte italiana in Svizzera. Tizzano certamente non ignorò i dettami dell’arte del suo tempo, espressi da Vincenzo Gemito, al quale è accostato per le sue abilità di cesellatore e per la poetica del vero. L’anno 1940 segna la svolta per l’artista perché riesce ad ottenere un suo giusto spazio espositivo , presentando circa 32 opere alla Quadriennale di Roma. Opere che si pongono in linea con il suo percorso creativo precedente, fatto di ritratti intensi e sentimenti poetici in “Ariano e Corallina” oppure nel ritratto di donna detta “Aurora”. L’opera che ne decretò quasi subito la notorietà al pubblico dell’arte, fu la  testa di bambina detta “Erminia“. Apprezzatissima dalla critica, per il tocco delicato della materia scultorea, fu invece l’opera “Fior di Maria”, dedicata alla figlia Tizzianella. A poco più di dieci anni di distanza dalla Quadriennale romana, Giovanni Tizzano presenta nel 1952 altre 18 opere , tutti bronzi. Nonostante le fonti piGiovanni Tizzanoù importanti elenchino tante opere del Tizzano, molte restano in ombra, come la produzione statuaria in particolare quella di maggiori dimensioni. Un buio al quale lo stesso artista contribuì relegando nei magazzini e lontano da tutti, le sue opere, spinto dai primi segni di vecchiaia e dall’incomprensione che ricavava nell’ambiente partenopeo.Si può immaginare solo, che la più ampia e bella rassegna di opere l’abbia mostrata agli amici più intimi. Dopo la morte avvenuta nel 1975, il Museo di Capodimonte acquistò le opere di Giovanni Tizzano, quelle che egli aveva voluto nascondere, tuttavia, non fu dedicata all’artista la giusta attenzione e ci fu in qualche modo  soltanto un semplice trasloco. Di quel patrimonio di opere, si può ammirare il  “Totem” , oggi esposto al Castel Sant’Elmo. Giovanni Tizzano, da critici e stimatori d’arte, è stato spesso paragonato ad un altro grande del “Verismo” italianoovvero il lombardo Medardo Rosso, per l’attenzione speciale che riservò nel trattare temi di vita sociale e quotidiana, nonché il tema dei bambini.Giovanni Tizzano

Per info:

http://www.ilbellooilvero.it/tizzano-anteprima-del-novecento/

Per un approfondimento sulla mostra “Il Bello o il Vero”:

 https://www.liberopensiero.eu/?p=32462

Rossella Mercurio

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