Ve lo ricordate Mazinho? Il centrocampista del Brasile campione del mondo nel ’94, quello con il numero 17, che in Italia ha giocato a Lecce e Firenze. Ecco, lui ha due figli: Thiago e Rafael Alcantara. All’interno di questa rubrica sono passate coppie di fratelli celebri, dove, però, uno ha sempre brillato un po’ più dell’altro per capacità tecniche o semplicemente per il proprio palmares. Thiago e Rafinha sono allo stesso livello, sotto qualsiasi punto di vista.

Il primo milita nel Bayern Monaco, che lo ha acquistato dal Barcellona, dove è cresciuto – insieme al fratello – e dove ha mosso i primi passi nel professionismo. Piede educato, anzi educatissimo, da poter impiegare sia a centrocampo che dietro le punte. Tecnica superba, da dieci, come il numero che ormai indossa di consueto nella Nazionale spagnola. Fu eccellente trascinatore della Spagna U21 alla vittoria dell’Europeo di categoria in Israele, nel 2013, battendo in finale l’Italia con cui ha più di qualcosa da condividere. Infatti – fun factThiago sarebbe stato convocabile anche dalla Nazionale azzurra, vista la possibilità di ottenere la cittadinanza nostrana per via del luogo che gli ha dato i natali. Il numero 6 del Bayern, infatti, nonostante una vita intera trascorsa in Spagna, è nato in Puglia, a Brindisi, nel periodo in cui il padre militava nel Lecce. Il suo amore per la soleggiata terra iberica, tuttavia, ha prevalso su tutto, anche sulla scelta di un’altra nazionalità, quella del padre. Thiago ha rifiutato la possibilità di ottenere il passaporto brasiliano per restare spagnolo a tutti gli effetti.

Differentemente da lui, invece, il fratello possiede la doppia cittadinanza, spagnola e brasiliana, essendo nato a San Paolo e cresciuto prevalentemente a Barcellona. Rafinha ha militato nelle giovanili delle furie rosse, fino all’U19, per poi decidere di accogliere la convocazione della squadra verdeoro, con cui nel 2016 ha vinto l’oro olimpico. Anche lui cresciuto tra le fila del Barcellona, dove è rimasto anche dopo l’addio del fratello, il cui desiderio era quello di crescere altrove, lontano da una realtà dove veniva poco valorizzato. Entrambi i fratelli, in maglia blaugrana, hanno vinto una Champions (Thiago nel 2011, Rafinha nel 2015), una Supercoppa Uefa, un Mondiale per Club, Campionati spagnoli e Coppe del Re. Si sono anche affrontati, in Champions, proprio nel 2015 in semifinale, partita sentitissima da parte di papà Iomar. Come sappiamo, fu il Barcellona che poi avrebbe alzato la coppa a spuntarla.

Attualmente Thiago non sta vivendo un ottimo periodo, falcidiato dagli infortuni e con poco spazio a disposizione in una rosa comunque qualitativamente elevata, cosa che lascia presagire una probabile partenza. Rafinha sta vivendo, invece, un momento d’oro all’Inter di Spalletti, che lo ha preso in prestito a gennaio da Barcellona per poter completare la rimonta Champions. Ingaggiato quasi come una scommessa, si sta rivelando un vero e proprio perno per i Nerazzurri, che difficilmente acconsentiranno a farlo tornare alla casa base dopo la fine del campionato.

Tra l’altro, i due hanno un cugino: Rodrigo Machado, ex Benfica, attuale stella del Valencia e punto fisso della Nazionale spagnola. Mica male!

Fonte immagine in evidenza: Mundofutbol.com

Vincenzo Marotta

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