Ancora una volta mi trovo a fare i conti con una cattiva amministrazione che fa politica solo per affari personali. Ancora una volta mi trovo davanti ad una realtà vergognosa. Nell’anno 2014, un certo Simone Lanzano, classe 1991, un ragazzo di appena 23 anni, diplomato, riesce ad ottenere un importante soddisfazione.

Nel 2014 suo padre, Antonio Lanzano, era assessore al commercio della città di Casoria. Ebbene, quell’anno suo figlio Simone entra a lavorare presso il Lidl di via Padula, sempre nella città di Casoria. Un puro caso, come tanti altri. Se questo sistema di clientelismo politico non muore, vuol dire che i non fortunati, cioè quelli che non hanno “santi in paradiso”, sono destinati alla strada della delinquenza.

È assurdo che un ragazzo di 23 anni, per quanto valido, solo perché figlio di un politico locale abbia tutti i benefici per possedere comodamente un posto di lavoro. Sarà pure un semplice part-time, ma resta sempre un atto vergognoso. Questa denuncia fu riportata anche sul mattino di Napoli il 14 ottobre 2014: fino ad oggi nessuno della magistratura ha preso atto di questa assunzione ingiusta. Non è legittimo che a Casoria ci siano centinaia di disoccupati che non hanno santi in paradiso, che sono iscritti all’ufficio di primo impiego da molti anni; tra di loro ci sono anche diplomati e laureati, sono brava gente, ma sono figli di nessuno.

Casoria non è la città dei santi, è la città dei diavoli. Basta con il clientelismo, penso che sia arrivata l’ora di scendere tutti in piazza, questa politica affarista dichiara guerra alla povertà, chi tocca i poveri tocca Cristo, infatti don Tonino Bello recita: “I poveri hanno ragione anche quando si arrabbiano”. Perciò, cari politici della giunta Carfora… vergognatevi!

Francesco Gemito

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