Come un perfetto stratega, De Luca sta schierando le sue truppe. L’esponente del Partito Democratico, infatti, ha già arruolato Psi, Verdi, Repubblicani, Idv e Campania in Rete. Anche i centristi tradiscono l’alleanza con Caldoro e si alleano con De Luca: è questione di tempo prima che venga annunciato l’accordo politico tra una parte dell’Udc campano e De Luca.

È lo stesso Cobellis – seduto alla maggioranza di Caldoro – che ha affermato che potrebbe staccarsi dall’Area Popolare, formando una lista civica dei moderati a sostegno di De Luca: “In provincia di Salerno siamo al fianco del Pd”, ammette e quanto a De Luca dice: “Ho un giudizio positivo della persona. E condivido le sue perplessità sul fatto che l’abuso d’ufficio faccia scattare l’applicazione della Severino”. Le motivazioni di questa scelta sono chiare: [Caldoro] non si è preso cura abbastanza dell’Udc. Direi che non si è preso cura della coalizione. Oggi pone come essenziale un’intesa con gli alleati per la sua candidatura, ma in questi anni ha coltivato poco lo spirito di coalizione, a volte preferendo rapporti “face to face””.

Una delegazione di Centro Democratico, inoltre, composta dal coordinatore nazionale Pino Bicchelli e dal coordinatore regionale della Campania Michele Pisacane, ha incontrato nella giornata di mercoledì il candidato presidente della coalizione di centrosinistra De Luca. Entrambe le parti si sono dette soddisfatte dell’incontro, che ha portato ad una nuova alleanza.

De Luca non si accontenta di questi soldati volontari, ma li ha anche richiamati alle armi: “Per affermare in Regione Campania la rivoluzione democratica di cui c’è bisogno occorre un impegno unitario e determinato di tutte le forze di cambiamento. Con questa consapevolezza esprimo piena condivisione dell’invito rivolto da tanti amministratori ed esponenti politici a Massimo Paolucci perché riveda la sua recente presa di posizione e torni a dare il suo importante contributo quale europarlamentare ed esponente autorevole del Partito Democratico”. Riuscirà il soldato a superare l’amarezza e la delusione delle ultime vicende del Pd che l’hanno portato a distaccarsi dal partito?

A compiere atto di insubordinazione invece è SeL, che ha promosso la formazione di una coalizione che si candidi a costruire un’alternativa sia al centrodestra di Caldoro che al Pd e al centrosinistra di De Luca, rinnegando l’alleanza di cinque anni prima di Vendola per appoggiare l’ex sindaco di Salerno. Il coordinatore provinciare di SeL, Raffaerele Aurisicchio, ha affermato che La posizione di SeL è chiara, riteniamo che dopo l’esito delle primarie non ci sia la possibilità di costruire una coalizione di centrosinistra. La candidatura di De Luca è di fatto impraticabile, sottoposta ai rigori della legge Severino. Anche se dovesse vincere le elezioni non potrebbe essere proclamato. Inoltre, prendiamo questa posizione anche in base all’equidistanza che permane tra noi e le forze centriste che appoggeranno il sindaco di Salerno, il quale ha imbarcato anche settori della destra”.

De Luca sta quindi affilando le sue armi e disponendo le sue truppe, ma a cosa servono tante coalizioni se anche Napoleone, con tutta la sua forza, perse a Waterloo?

Elena Morrone

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