Earwig e la strega (fonte immagine: akibagamers.it)

È un salto rivoluzionario quello che la storica casa di animazione giapponese ha compiuto: pur mantenendo fedele la propria impostazione, lasciare il disegno per utilizzare la grafica computerizzata significa rinunciare al proprio carattere distintivo e quindi, in parte, alla propria identità.

Earwig e la strega, il primo film in 3D dello Studio Ghibli

Una svolta epocale per uno dei più grandi studi di animazione: per la prima volta lo Studio Ghibli ha realizzato un film interamente in CGI. La pellicola è basata sul romanzo Earwig e la strega della scrittrice inglese Diana Wynne Jones, è diretto da Goro Miyazaki ( I racconti di Terramare, La collina dei papaveri), il figlio del Maestro Hayao – che si è occupato dello sviluppo del progetto assieme a Toshio Suzuki.

fonte immagine: libraccio.it

La sinossi ufficiale: “Non tutti gli orfani adorerebbero vivere nella Casa dei Bambini di St. Morwald, ma Earwig sì. Ottiene quello che vuole, ogni volta che lo vuole, ed è così da quando è stata lasciata cadere sulla porta di casa dell’orfanotrofio da bambina. Ma tutto ciò cambia il giorno in cui Bella Yaga e i Mandrake vengono da St. Morwald, travestiti da genitori adottivi. Earwig viene portata nella loro misteriosa casa piena di stanze invisibili, pozioni e libri di incantesimi, con la magia dietro ogni angolo. La maggior parte dei bambini scapperebbe terrorizzata da una casa del genere ma non Earwig. Usando la sua intelligenza, con l’aiuto di un gatto parlante, decide di mostrare alla strega chi è il capo.”

Della sceneggiatura di questo nuovo film si sono occupati Keiko Niwa e Emi Gunji, Miho Satake, illustratore della novel, ha realizzato il character design anche per il film. Katsuya Kondo alle animazioni mentre Yukinori Nakamura ha supervisionato gli effetti realizzati in CG. Satoshi Takebe ha composto la colonna sonora, Koji Kasamatsu il direttore audio e infine Eriko Kimura si è occupato dei dialoghi.

La scelta di utilizzare lo staff dello Studio Ghibli per realizzare un film totalmente in 3D ha destato molte perplessità tra i fan, abituati al pensiero di Hayao Miyazaki che ha sempre sostenuto di voler utilizzare il disegno e non la grafica per i suoi film. Però Goro Miyazaki ha deciso così, e i fan non possono far altro che aspettare l’uscita di questa ultima creazione dello studio di animazione giapponese più famoso al mondo. Se la pandemia Covid non allenterà la sua diffusione per questo nuovo anno è prevista la distribuzione in tutto il mondo. E come ha detto Toshio Suzuki, co-fondatore di Studio Ghibli, a Entertainment Weekly:«Come cambierà il mondo dopo il Coronavirus? Quella è la preoccupazione principale per molte persone ora. Anche il settore cinematografico e televisivo non possono non pensarci. Riuscirà Aya and the Witch a ottenere dei buoni risultati al box office dopo il virus? Ci ho pensato molte volte quando guardavo le prime scene. Poi mi sono reso conto che l’elemento principale del film è la saggezza di Aya. Se solo fossimo saggi potremmo superare qualsiasi cosa in ogni epoca. Quando ci ho pensato mi sono sentito sollevato».

Un messaggio di speranza per noi e per il mondo intero.

Valentina Cimino

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