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Facciamo contenta la folla: ripristiniamo la forca!

Destra e Sinistra fanno "politica" sulla pelle della ... Costituzione. La rivista Malamente denuncia e provoca: 41 bis un lento annientamento, meglio la forca!

Ripristiniamo la forca

«Ridateci la forca!, urlava cent’anni fa l’anarchico Carlo Molaschi ai giudici italiani che avevano appena rimesso in libertà un attentatore al re – Antonio D’Alba – dopo che nove anni di isolamento nel carcere di Santo Stefano gli avevano fatto perdere la ragione».

Così ricorda Malamente, una rivista trimestrale “di lotta e critica del territorio”, nell’ultimo numero, il 28 [1].

La rivista Malamente: il 41 bis è un lento annientamento

Rispetto all’attualità del “caso Alfredo Cospito”, sulla rivista denunciano come «il regime carcerario 41-bis vuol dire sbattere una persona in cella e “buttare via la chiave”, come qualche forcaiolo ogni tanto invoca contro il mostro di turno».

Spiega l’autore dell’articolo: «È un lento annientamento fisico e psicologico, al quale sono condannati in Italia circa 700 detenuti. Come molti strumenti eccezionali, nati per far fronte a una “emergenza”, anche il 41-bis è stato poi reso ordinaria amministrazione, normalizzato e accettato nel silenzio generale».

«Oggi non si usano più le tenaglie arroventate – prosegue l’editoriale -, ma lo Stato tortura lentamente con un metodo vessatorio che ha poco a che vedere con la presunta finalità di interrompere le comunicazioni tra “dentro” e “fuori”». Nelle conclusioni, Malamente chiede che:

  • «la tortura cessi in maniera definitiva per tutti e tutte»,
  • e che «si incominci a discutere della necessità di liberarsi dal carcere in ogni sua forma, per una società che non ne abbia più bisogno».

Destra e Sinistra fanno “politica” sulla pelle della Costituzione

È chiaro che la Destra svolge il proprio diligente compitino di gettare il fumo dell’Ordine negli occhi del Popolo, per distrarlo:

  • dal furto sui nostri “tempi di vita” da parte del Capitale,
  • o ancora dal furto della nostra salute (che sempre il Capitale compie avvelenando i nostri alimenti, la nostra aria, etc.).

Delude purtroppo anche quella Sinistra (Unione Popolare in testa) che – per mere finalità populistico-elettoralistiche -, su 41 bis ed ergastolo “ostativo” (a vita, cioè), quando non sta in colpevole silenzio, fa dei distinguo tra la situazione di Alfredo Cospito (certamente assurda e illegale), e quella degli altri detenuti (mafiosi e/o terroristi).

Ma il dibattito deve necessariamente essere ben più ampio ed astratto, se la Costituzione vigente:

  • non ammette discriminazioni e dà “pari dignità sociale, senza distinzione di condizione personale” (articolo 3),
  • assicura “i diritti inviolabili dell’Uomo” (articolo 2),
  • vieta e punisce la “violenza fisica e morale” sui detenuti (articolo 10),
  • e infine garantisce il “senso di umanità” anche nei loro confronti (articolo 27).

Viceversa, sì: basta ipocrisie e, per la gioia della folla, si torni alla forca.

Natale Salvo

Fonti e Note:

[1] Malamente, 11 febbraio 2023, “Ridateci la forca!”.

FONTEFronteAmpio
Natale Salvo
Nato e cresciuto nella terra del "Gattopardo", la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d'inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. È autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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