Le storie più belle e struggenti della mitologia greca tornano a Paestum, in una cornice storica che perfettamente si addice alla grandezza di quei personaggi ai quali si è deciso di ridar anima e voce:
domani, sabato 16 luglio, presso la Piscina del Parco Archeologico del sito salernitano andrà nuovamente in scena ‘Lógoi – i racconti di Antigone, Elettra e Clitennestra‘, la perfomance teatrale della Compagnia del Giullare, diretta da Andrea Carraro, con Michele Paolillo e Virna Prescenzo come assistente al suono.
Per il secondo appuntamento della rassegna ‘Antica Paestum – Teatro classico 2016’, Lógoi si ripropone, riportando, su un palco più che suggestivo, il mito rivisto e reinterpretato da Simone Weil e Marguerite Yourcenar, donne protagoniste del panorama letterario francese del secolo scorso, che con grande e moderna acutezza hanno ridato vita alle affascinanti personalità femminili della tragedia greca, rendendole a noi più vicine, più comprensibili nei loro gesti di disperata passione e dolorosa follia.
Antigone, Elettra e Clitennestra: tre eroine unite dalla caparbietà, filo conduttore di storie differenti, di un mondo dove l’oppressione è tiranna dei sentimenti. La forza delle donne, emblema di quel logos che è motore di vita, espressione della razionalità mista al divino, s’impone nei drammi della Compagnia del Giullare, reduce del successo della prima del 16 giugno.
Per assistere a Lógoi basterà acquistare il biglietto — del costo di € 15 — all’interno del Museo, biglietto che sarà valido anche per il percorso di visita del Parco in cui avrà luogo lo spettacolo stesso; la performace avrà inizio alle ore 19:30 (con ingresso alle ore 19:00) e sarà eseguita dal seguente cast:
Il racconto di Antigone
Antigone ELENA MONACO
Ismene AMELIA IMPARATO
Creonte ANDREA CARRARO
Emone ANDREA BLOISE
Il racconto di Elettra
Elettra AMELIA IMPARATO
Crisotemi ELENA MONACO
Clitemnestra CINZIA UGATTI
Oreste ANDREA BLOISE
Il racconto di Clitemnestra
Clitemnestra CINZIA UGATTI
Dunque, un appuntamento imperdibile per gli amanti delle emozioni forti e del fascino intramontabile della classicità.
Anna Gilda Scafaro